Novità nella cura del trauma cranico, convegno il 20 gennaio al Maggiore

Novità nella cura del trauma cranico, convegno il 20 gennaio al Maggiore

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Dopo la recente pubblicazione sul New England Journal of Medicine dei risultati clinici della craniectomia decompressiva – del quale è co-autore il professor Franco Servadei, direttore della Neurochirurgia e neurotraumatologia dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma – venerdì 20 gennaio, nella sala congressi del Maggiore, dalle 9 alle 17, si terrà il convegno “Rescue Icp. Craniectomia decompressiva ed ipertensione endocranica”.

Il convegno metterà a confronto il trattamento chirurgico (craniectomia decompressiva) con quello medico nei pazienti con trauma cranico severo e ipertensione endocranica intrattabile.
Il lavoro, intitolato Trial of Decompressive Craniectomyfor Traumatic Intracranial Hypertension, frutto di un’importante collaborazione multicentrica europea, è il secondo studio “randomizzato” che confronta gli esiti a distanza di due gruppi di pazienti con grave trauma cranico e pressione intracranica difficilmente trattabile: un gruppo sottoposto a craniectomia decompressiva e un gruppo trattato con barbiturici ad alte dosi.
I risultati mostrano come il gruppo di pazienti sottoposti a craniectomia decompressiva abbia una mortalità significativamente minore (circa la metà), ma con un aumento importante dei pazienti in coma vegetativo e disabili. Si apre quindi uno scenario importante da un punto di vista etico-morale, con la necessità di condividere con tutti i medici coinvolti e soprattutto con i congiunti decisioni difficili. Responsabili del convegno sono Maria Luisa Caspani, direttore della 1°Anestesia e Rianimazione e Franco Servadei.

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