Ponti sul Po, qualcosa si muove: gestirà tutto la Provincia di Parma

Ponti sul Po, qualcosa si muove: gestirà tutto la Provincia di Parma

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Le Province di Parma e di Cremona hanno stipulato il protocollo di intesa richiesto dal Ministero delle Infrastrutture per l’attivazione dei fondi relativi ai due ponti sul Po – Colorno-Casalmaggiore e Roccabianca-San Daniele Po inviato a Roma già lo scorso 21 febbraio. Si stabilisce così che la Provincia di Parma è il “soggetto attuatore”, quindi anche il destinatario dell’intero finanziamento di 12 milioni. Alla Provincia di Parma faranno capo le procedure di intervento: dalla progettazione esecutiva alle gare di appalto.

Intanto l’ingegnere Fabio Scaroni, progettista dei lavori per il Ponte di Colorno – Casalmaggiore, già incaricato dalla Provincia di Parma, ha consegnato in questi giorni il progetto esecutivo, che è ora all’analisi dei tecnici provinciali. Il prossimo 6 marzo alle 18, presso il Comune di Colorno verrà presentato il progetto e verranno fornite indicazioni sulla tempistica. A fine marzo, infine, verrà consegnato il progetto per la ristrutturazione del Ponte tra Roccabianca e San Daniele Po, relativi al primo stanziamento di 2 milioni e 100 mila euro della Provincia di Parma, a cui seguirà l’intervento dei 6 milioni provenienti dal Ministero.

Esprimo soddisfazione per la celerità del percorso burocratico e tecnico avviato, che segue l’altrettanto veloce assegnazione dei fondi – dichiara il presidente della Provincia di Parma Filippo FritelliIn questo modo abbiamo costruito solide premesse per garantire il rispetto dei termini per l’affidamento dei lavori previsti nel Decreto ministeriale. Stiamo facendo tutto il possibile per rispondere alle esigenze di un territorio che sta subendo gravi conseguenze dallo stato di queste infrastrutture”.

Il presidente della Provincia di Cremona Davide Viola ha ricordato che “da subito ci siamo attivati, avviando una stretta sinergia operativa tra le strutture tecniche delle due Province. La stretta collaborazione con i diversi livelli Istituzionali, ha consentito di trovare una soluzione funzionale definitiva che, permettesse nel più breve tempo possibile, la risoluzione delle problematiche delle infrastrutture sul Po”.

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