Un anno di iniziative culturali nel 50° della scomparsa di Giovannino Guareschi

Un anno di iniziative culturali nel 50° della scomparsa di Giovannino Guareschi

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Un Comitato e un patto tra comuni della bassa parmense per ricordare Giovannino Guareschi. Un anno di manifestazioni culturali e incontri in occasione della ricorrenza dei cinquant’anni dalla scomparsa di Giovannino Guareschi (1968-2018). I Comuni di Busseto e di Roccabianca hanno avviato un protocollo di intesa promosso dai sindaci Giancarlo Contini e Marco Antonioli, che coinvolge altri Comuni della Bassa Parmense ed un Comitato per la creazione di un cartellone unico di mostre, convegni, incontri, rappresentazioni, proiezioni ed altri eventi a partire dal 1 maggio 2018 e per la durata di un anno.

Il Comitato “Guareschi 2018” ha raccolto l’entusiastica adesione di personalità del mondo delle istituzioni, del giornalismo, della cultura. Presidente del Comitato è il professor Giorgio Vittadini, docente all’Università la Bicocca di Milano, presidente della Fondazione per la Sussidiarietà e tra i fondatori della Fondazione Meeting per l’amicizia tra i popoli, Meeting di Rimini; presidente onorario è invece Alberto Guareschi, figlio di Giovannino; coordinatore generale del progetto “Guareschi 2018” è Egidio Bandini, presidente del Club dei Ventitré e del Gruppo Amici di Giovannino Guareschi, cronista, scrittore, studioso e punto di riferimento del mondo guareschiano.

Il comitato ha già ottenuto il Patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, l’emissione di un francobollo commemorativo da Poste Italiane e attende si compia l’iter per l’ottenimento dell’Alto Patronato da parte del Presidente della Repubblica.

Il nostro impegno è un atto dovuto – dice Giancarlo Contini, sindaco di Busseto – per uno dei figli più illustri della nostra terra. Giovannino Guareschi decise di vivere a Busseto, anzi a Roncole, a pochi passi dalla casa natale del Maestro Verdi. Molti di noi più fortunati ancora lo ricordano, tutti, anche i già giovani invece possono ritrovare nei volti e nei gesti dei loro compaesani, volti e gesti dei suoi racconti”.

Andiamo avanti con l’iter per la definizione del più ampio protocollo di intesa tra comuni della nostra bassa: Polesine-Zibello, Sissa Tre Casali, San Secondo Parmense, Soragna e Fontevivo – dice il sindaco di Roccabianca Marco Antonioli -. Molti comuni hanno già espresso l’intenzione di aderire e creare con noi un cartellone unico di eventi; attendiamo solo la formalizzazione delle adesioni che, sono certo, non tarderà. La costituzione del Comitato che oggi annunciamo è un passo che nasce da molti mesi di lavoro”.

Manca davvero poco per presentare il programma Guareschi 2018. Raccorderemo iniziative di diverse realtà: università, fondazioni culturali, fondazioni bancarie, enti locali, associazioni – dice Egidio Bandini, coordinatore generale del progetto – Mostre itineranti lungo la Via Emilia che, a 77 anni dal “Giro” di Guareschi per il “Corriere della Sera” diventa la nostra “Route 77”, non all’americana, naturalmente, ma decisamente e unicamente all’emiliano-romagnola. Poi incontri, giornate di studio, grande attenzione nelle scuole durante la settimana della lettura e proiezione dei film con protagonisti Peppone e Don Camillo che hanno segnato – e continuano a segnare – intere generazioni. Per molti amici si tratta di continuare un lavoro mai smesso nella memoria di Giovannino; per altri, di una bella occasione per avvicinarsi a questo grande del nostro tempo, della nostra identità, vivo e tradotto come nessuno al mondo”.

Del Comitato per le celebrfazioni guareschiane fanno parte anche il rettore dell’Università, Paolo Andrei, Roberto Delsignore, presidente Fondazione Monte Di Parma, Corrado Mingardi, consigliere Fondazione Cariparma, Diofebo Meli-Lupi, principe di Soragna, Giovanni Annoni, genero di Giovannino Guerreschi, Enzo Malanca, vicepresidente delegato Ascom Parma, Michele Brambilla, direttore Gazzetta di Parma, Umberto Brindani, direttore settimanale Oggi, il giornalista e scrittore Giorgio Torelli, lo scrittore Guido Conti, il giornalista Vittorio Testa, la regista Lina Wertmüller, il regista Francesco Barilli e tanti altri personaggi della cultura, della politica e del territorio. Di quel Mondo Piccolo che Giovannino Guareschi ha celebrato, fatto conoscere e reso celebre.

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