Pensionato in difficoltà bersagliato dalle Onlus alla vigilia di Natale

Pensionato in difficoltà bersagliato dalle Onlus alla vigilia di Natale

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Segno dei tempi. Pensionato di Parma che a stento riesce ad arrivare alla fine del mese riceve come “regalo” per le feste natalizie ben 13 lettere con richieste di aiuto economico per fini umanitari. A prescindere dal fine e dall’onestà di queste iniziative, verrebbe da pensare, visto il proliferare del fenomeno, che aprire una onlus per raccogliere fondi stia probabilmente diventando per qualcuno anche una occupazione. Oppure che ci sia chi è convinto che gli Italiani siano talmente ricchi e se la passino talmente bene da potersi permettere di elargire denari per ogni causa.

Ad un pensionato parmigiano alle prese ogni giorno con aumenti di ticket e di bollette, ed una pensione che non basta più, sono arrivate infatti sorprendentemente nei giorni scorsi ben 13 lettere con richieste economiche di aiuto per ragioni umanitarie a fronte delle due o tre che riceveva negli anni precedenti. Nella foto allegata sono evidenziate solo undici delle 13 lettere ricevute, dato che due riportavano i volti sorridenti di numerosi bambini africani, omessi quindi per ragioni di privacy.

Quello che stupisce di queste lettere è la professionalità raggiunta. Oltre alla qualità elevata della carta e dei decori, da far impallidire qualsiasi ciclostilato parrocchiale, iniziano quasi sempre rivolgendosi al destinatario con il proprio nome di battesimo: “Caro Luigi,…”, come se la lettera gli fosse personalmente dedicata. In alcuni casi contengono addirittura cd regalo con canzoni Natalizie, a dimostrazione di una disponibilità di spesa non irrilevante. Visto che il ritorno economico non è affatto garantito.

Ma, soprattutto, fanno spesso leva, in modo a volte un po’ opinabile, sui sentimenti: “Luigi, il futuro di questi ragazzi dipende da te”. Le richieste di aiuto sono ad offerta. Ma in taluni casi viene suggerita con naturalezza la cifra o, meglio, le cifre possibili: 20 euro, 50 euro, 100 euro. Somme che, a dire il vero, visto anche il periodo di crisi, non sembrano del tutto irrilevanti. Il pensionato di fronte a queste lettere guarda la sua misera pensione e se la vede “volare” tutta via. E si rende subito conto di non essere in grado di far fronte a tutte queste richieste. Ma poi gli viene in mente una idea per tentare di risolvere la situazione… perchè non aprire una onlus anche lui?

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