Si era invaghita di un vigile e lo aveva perseguitato: donna condannata...

Si era invaghita di un vigile e lo aveva perseguitato: donna condannata a otto mesi per stalking

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Una donna di 33 anni è stata condannata ad otto mesi per stalking dal tribunale di Parma dopo essersi invaghita ed aver perseguito un uomo, di professione agente di polizia municipale, di 30 anni più anziano. La condanna, alla quale si è aggiunto il risarcimento di 2mila euro per essersi l’uomo costituito parte civile, è stata emessa dal gup in seguito alla scelta di rito abbreviato con cui la donna ha deciso di affrontare il processo. La vicenda ha avuto inizio nell’estate 2015 quando la donna si è avvicinata al cancello di casa del vigile suonando con insistenza il campanello: a quel punto è uscita la moglie ed insieme al marito sono riusciti a calmare la donna riportandola a casa. Passa qualche settimana e ad una festa di paese i tre di nuovo si incontrano: a quel punto però la donna insulta la moglie e poi spintona l’uomo. Intervengono i carabinieri. Non è finita. Nel maggio scorso marito e moglie hanno trovato la porta di casa imbrattata ed un bicchiere di birra in giardino “accompagnati” dal marsupio della donna. I due verranno a sapere dai vicini di casa che era stata la donna a scavalcare il cancello gettando la birra. Da lì in poi è stata un’escalation di violenze fino a quando l’uomo non ha deciso per la denuncia che ha portato alla condanna della donna.

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