Monossido di carbonio, famiglia di Panocchia salvata per un pelo

Monossido di carbonio, famiglia di Panocchia salvata per un pelo

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Una famiglia di Panocchia, composta da sei persone, ha rischiato di morire avvelenata dal monossido di carbonio che si è sprigionato dalla caldaia ed aveva quasi del tutto invaso l’ambiente. Si sono salvati soltanto per un caso fortuito: la nonna ultranovantenne nella serata di giovedì ha avuto problemi gastrointestinali ed è stato necessario chiamare il 118. Quando i volontari dell’Assistenza pubblica di Langhirano sono arrivati nella casa, il loro dispositivo per la rilevazione del monossido di carbonio ha iniziato a lanciare inquietanti segnali d’allarme. Gli uomini del 118 hanno quindi spalancato le finestre e trasferito tutta la famiglia all’ospedale di Vaio per il trattamento in camera iperbarica. Nessuno della famiglia aveva capito cosa stava accadendo, ma dalla sera prima avevao accusato mal di testa e nausea e li imputavano piuttosto a un virus influenzale o a qualcosa che avevano mangiato. Per fortuna, sono tutti salvi.

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