Mercati, ambulanti in calo a Parma (-1,5%) e in Emilia Romagna. Boom...

Mercati, ambulanti in calo a Parma (-1,5%) e in Emilia Romagna. Boom nel resto d’Italia (+8,3%), stranieri +30%

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Il mercato degli ambulanti a Parma e in Emilia Romagna non tira più come una volta. E in controtendenza rispetto al dato nazionale, tra il 2012 e il 2016 si è registrato un netto calo delle imprese ambulanti iscritte al registro delle imprese della Camera di Commercio. Ad aumentare è soltanto il numero degli ambulanti stranieri, ma il saldo rimane comunque negativo.

A Parma gli ambulanti iscritti in Camera di Commercio al 31 dicembre scorso sono 679, 10 in meno rispetto al 2012 (-1,5%). Un trend che interessa tutte le province dell’Emilia Romagna, ad eccezione di Ferrara che mantiene immutato il numero a 783 e Forlì Cesena che dal 2012 ha visto aumentare gli ambulanti di 16 unità, raggiungendo quota 965 (+1,7%).

Le imprese del commercio ambulante calano drasticamente a Ravenna, dove dal 2012 hanno chiuso in 115, portando il totale a 1.088 (-9,6%), e a Rimini dove la cancellazione ha riguardato 118 aziende e il totale degli iscritti è pari a 1.180 (-9,1%). A Reggio Emilia il totale è di 868 dopo la chiusura di 47 aziende (-5,1%), mentre a Bologna il calo è del 4,3% con 80 chiusure e un totale di 1.791 aziende operanti. A Piacenza le imprese attive sono 668 (-2,5%), 17 le chiusure. Quasi stabile, infine, Modena, con sole 4 cessazioni dal 2012 ad oggi (-0,3%) e un totale di 1.384 imprese iscritte.

Nel complesso, in Italia, invece, è boom di ambulanti stranieri con un +30% in quattro anni. Napoli, neanche a dirlo, è la capitale delle bancarelle. E’ quanto emerge dalla fotografia scattata da Unioncamere-InfoCamere sui dati del Registro delle Imprese, secondo cui tra il 2012 e il 2016 la crescita dell’imprenditoria straniera (+24 mila imprese) è stata determinante per il bilancio del commercio ambulante che si è chiuso con un saldo positivo di 15.000 unità (+8,3%), portando a quasi 195mila il numero complessivo delle imprese del settore. Positivo, ma meno significativo in termini assoluti, il contributo delle imprese di giovani under 35 (circa 1.800, +5,3% dal 2012), mentre sostanzialmente fermo è risultato il bilancio delle imprenditrici (+0,2% nei cinque anni).

E’ il settore dei tessuti e articoli di abbigliamento il protagonista  tra le bancarelle con 51.646 imprese ambulanti (il 27% del totale), cresciute di oltre 3mila unità (+6,6%) negli ultimi quattro anni.

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