Festa della Polizia: reati in calo (-3,75%), più arresti, denunce e sequestri...

Festa della Polizia: reati in calo (-3,75%), più arresti, denunce e sequestri di droga

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Sono state 254 le persone arrestate e 1.690 quelle denunciate a piede libero dalla Polizia di Stato di Parma nel corso del 2016. Oltre 26 i chili di droga sequestrati e tolti dal mercato parmigiano. Per la maggior parte hashish e marijuana, ben 17,338 chili, poi oltre 6 chili di eroina e quasi 3 chili di cocaina. I numeri di un anno di lavoro sono stati illustrati stamane in Pilotta, dove la Polizia ha festeggiato insieme ai cittadini i suoi primi 165 anni di storia.

Numeri importanti nella lotta al crimine, ma anche sul fronte della sicurezza pubblica la Polizia nel corso dell’ultimo anno ha avuto il suo bel da fare con ben 389 servizi di ordine pubblico, più di uno al giorno, di cui ben 273 manifestazioni politiche.

Grande lavoro anche per le Volanti della Polizia, le prime a sfrecciare quando al 113 arriva una richiesta d’aiuto: ben 7.808 interventi in un anno, quasi 22 al giorno di media. Numerose le operazioni condotte dalla Squadra mobile. Da ricordare in particolare il 10 febbraio 2016 l’operazione Villa Alba, contro le violenze sugli anziani ospiti della struttura, l’accoltellamento del 2 aprile in via Treviso, che ha portato all’arresto di un dominicano. Le indagini sull’omicidio di un pusher in via Gobetti lo scorso 31 ottobre, per il quale è finito dietro le sbarre un parmigiano. Fino al duplice omicidio di Natale all’Angelica Vip Club di San Prospero, risolto in pochi giorni con l’arresto dei presunti responsabili. Brillante anche l’operazione “Broker” conclusa il 27 novembre 2016 con quattro arresti, smantellando così un vasto traffico di droga sul territorio.

Anche per gli agenti della Digos non è certo mancato il lavoro. In particolare sono intervenuti per diversi sgomberi, nel caso degli incidenti prima della gara Parma-Padova che hanno poi portato all’emissione di diversi Daspo. Ma soprattutto hanno impedito che un pacco esplosivo recapitato all’Efsa, facesse del male a qualcuno.

Sul fronte della Polizia amministrativa si segnalano, oltre ai diversi controlli sul territorio, il rilascio di 12.157 passaporti ai quali si aggiungono 1.377 certificati di espatrio per minori. Ben 2.302 sono i porto d’armi per la caccia e l’attività sportiva.

L’ufficio immigrazione ha fra l’altro emesso 139 provvedimenti di espulsione e 16 accompagnamenti alla frontiera. In provincia di Parma sono 43.463 gli stranieri con titolo di soggiorno, dei quali 21.892 in città. Oltre a questi si contano 1.426 richiedenti asilo ospiti nei centri, 290 fuori dai centri di accoglienza e 1.203 permessi di sggiorno per motivi umanitari.

Un anno positivo, quindi, sul fronte della lotta al crimine – da sottolineare che i sequestri di cocaina ed eroina sono aumentati del 73,8% – ma importante anche perché i delitti denunciati nel 2016, rispetto all’anno precedente, sono stati il 7,6% in meno in tutta la provincia e sono in calo del 3,75% a Parma. In particolare le lesioni dolose calano del 13,4% (-20% a Parma), violenze sessuali stabili (ma in calo del 18,2% a Parma), le rapine sono il 17% in meno (-14,76 a Parma). I furti in generale sono stati il 4,4% in meno in tutta la provincia, ma a Parma sono cresciuti del 2,6%. Quelli nelle case, invece, sono diminuiti sia in provincia (-12,77%), sia in città (-7,7%). Diminuiti del 10% anche i furti negli esercizi commerciali, ma gli scippi sono aumentati del 18% (+31,5% a Parma) e i borseggi del 21% (+31,8% a Parma).

Sul fronte dell’attività repressiva, gli arresti operati dalla Polizia sono aumentati del 39,6%, mentre le denunce in stato di libertà sono lievitate del 41,6%. Nel 2016, il 70,8% degli arrestati e il 55,8% dei denunciati a piede libero sono cittadini extracomunitari.

I risultati di cui sopra sono stati raggiunti grazie alla professionalità ed alla dedizione al dovere di tutto il personale che ho l’onore di dirigere e che qui devo lodare e ringraziare pubblicamente – ha detto tra l’altro il questore Pier Riccardo Piovesana nel suo discorso -. Voglio altresì cogliere l’occasione per salutare i rappresentanti delle organizzazioni sindacali della Polizia di Stato e dell’Amministrazione civile dell’Interno che con la loro costruttiva, seria ed equilibrata azione costituiscono un quotidiano elemento di stimolo e confronto. Non si creda però – ha sottolineato il questore – che non vi siano problemi. Essi esistono ed in numero consistente. Alcuni sono gravi e se non si provvede quanto prima a risolverli rischiano di incancrenirsi”.

Tra questi il questore Piovesana ha indicato “l’estrema carenza di fondi destinati al mantenimento ed all’adeguamento delle sedi. Se non si provvede in modo adeguato alla puntuale manutenzione ordinaria degli edifici in breve tempo si generano gravi problematiche fino all’inagibilità. L’età media del personale eccessivamente elevata (circa 48 anni).  Occorre immettere in servizio operatori molto più giovani di quelli attuali. La carenza organica. Si tratta di un ben noto problema a livello nazionale: negli ultimi anni la forza organica della Polizia di Stato, peraltro risalente al 1989, si è ridotta del 15%. Per quanto riguarda la Questura di Parma oggi la carenza risulta essere del 13%“.

La Polizia si è messa in mostra nel cortile della Pilotta, con i suoi mezzi, le auto storiche, le unità cinofile e le pattuglie a cavallo, accogliendo i cittadini che hanno voluto manifestare la loro vicinanza agli agenti in una festa che come motto ha “Esserci sempre”. E gli agenti, nonostante le difficoltà, ci sono sempre.

2 COMMENTI

  1. Sono numeri impressionanti quelli della criminalità a Parma, che confermano quanto andiamo dicendo da anni sul tema sicurezza. Non ci sorprendiamo dell’aumento esponenziale dei sequestri e degli arresti per droga, segno che il problema è stabilmente ben oltre i livelli di guardia. Non meraviglia che la maggioranza dei segnalati siano cittadini stranieri, il che evidenzia l’ormai acclarato collegamento fra immigrazione clandestina e aumento della criminalità.

    A dimostrarlo sono anche i più recenti casi di cronaca che vedono molti sedicenti richiedenti asilo entrare nel giro dello spaccio, un mercato che ha invaso stabilmente molti quartieri di Parma. Si tratta di quelle zone lasciate a sé stesse, in mano al degrado senza che le denunce dei cittadini abbiano mai trovato ascolto. Noi invece le conosciamo bene, dato che da anni siamo in strada con loro per aiutarli a riprendersi i propri quartieri. E proprio da qui bisogna ripartire per affrontare il problema, cominciando dal riconoscimento dei comitati dei residenti come interlocutori dell’amministrazione, la quale deve tornare a dare risposte ai propri concittadini.

    Oltre a ciò è improrogabile una stretta sull’immigrazione, dallo stop ai centri d’accoglienza al pugno duro per chi commette reati che turbano l’ordine pubblico. La misura è colma, ora servono soluzioni concrete per non lasciare Parma al far west.

    Emanuele Bacchieri
    Candidato sindaco Casa Pound

  2. La nostra città ha molti più problemi legati alle sostanze stupefacenti di
    quanti ne abbia avuti in passato. Non sono io a dirlo ma è il Questore di
    Parma, che ringrazio per il prezioso lavoro svolto, che ha tracciato un
    bilancio allarmante sulla quantità di droga presente in città. Oltre allo
    spaccio al minuto nei viali e nei parchi, dalla nostra Parma transitano
    quantità enormi di stupefacenti e del genere più pericoloso: tanta cocaina
    e molta eroina, la droga che ha contrassegnato in modo orribile gli anni
    ’70 e ’80 del secolo passato. Sono certo che un sindaco debba fare la sua
    parte per estirpare questo male che minaccia i nostri ragazzi. Io credo che
    possa. Non servono operazioni da sceriffo, c’è bisogno della giusta
    fermezza e di senso di responsabilità. Ho messo in campo cinque proposte
    concrete sulla sicurezza con le quali affrontare l’emergenza attuale e
    tornare ad avere il controllo della situazione partendo dall’intensificare
    il contatto quotidiano tra la Polizia Municipale e un territorio che sente
    di essere stato abbandonato. Ho proposto di creare una sede unificata, in
    centro, per la Polizia di Stato e la Polizia Municipale, una soluzione che
    ha migliorato la sinergia tra i due corpi e dato ottimi risultati in città
    non lontane dalla nostra. Proposta che l’attuale amministrazione ha
    malamente imitato limitandosi ad annunciare lo spostamento della centrale
    da via Del Taglio. Oggi che le statistiche nazionali e la nostra stessa
    quotidianità di cittadini descrivono Parma pericolosamente esposta al
    degrado, è giunto il tempo di agire, senza allarmismi o isterismi,
    garantendo presenza pubblica e vicinanza alle persone.

    Paolo Scarpa
    Candidato sindaco del Centrosinistra

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