Furto all’ex caseificio di Sorbolo, condannati due fratelli marocchini

Furto all’ex caseificio di Sorbolo, condannati due fratelli marocchini

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Arrestati lo scorso 15 febbraio dai Carabinieri per il furto di attrezzature nell’ex caseificio Sant’Antonio di Sorbolo (leggi), da tempo in disuso, due fratelli marocchini sono stati condannati dal Tribunale di Parma. Al più anziano dei due, 31 anni, qualche precedente già alle spalle, sono stanti inflitti un anno e 4 mesi di reclusione e una multa da 270 euro. Pena che l’uomo dovrà scontare nel carcere di via Burla. Il fratello più giovane, 26 anni, incensurato, che ha risentito dell’arresto con sofferenza, è stato invece condannato a 10 mesi di reclusione e a una multa di 200 euro, ma ha ottenuto il beneficio della sospensione condizionale ed è quindi tornato in libertà.

I due, lo scorso 15 febbraio, sono entrati in azione in pieno giorno, verso le 11.30, forse contando sul fatto che l’ex Caseificio Sant’Antonio di Sorbolo è un po’ isolato e che è chiuso da tempo. Ma un testimone ha visto il loro Ford Transit parcheggiato vicino alla recinzione divelta ed ha subito chiamato i Carabinieri. Fatto un rapido controllo, i militari hanno accertato che il furgone era intestato a una persona con precedenti ed hanno disposto un pattugliamento sulle strade per rintracciarlo. Cosa che è avvenuta poco dopo. Sul furgone i militari hanno trovato canaline in acciaio, vasche e attrezzature rubate poco prima nel caseificio di Sorbolo. Per i due sono quindi scattate le manette con l’accusa di furto.

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