Si è conclusa con un patteggiamento la lunga trafila giudiziaria dell’ex promotore finanziario di Banca Fineco che in nove anni d’attività – fra il 2003 e il 2012 – era riuscito a promuovere le sue di finanze, facendo sparire dai conti dei clienti ben 3 milioni e 700mila euro. F.B., 69 anni, parmigiano, ha chiuso la partita con la giustizia, patteggiando 1 anno e 11 mesi di reclusione, oltre a una multa di 800 euro. Il tutto per l’accusa di appropriazione indebita aggravata e continuata. Ma non farà un solo giorno di carcere, perché la pena è stata sospesa. Ad alleggerire la posizione, con ogni probabilità, oltre al patteggiamento che consente lo sconto di un terzo della pena, anche il fatto che il denaro sottratto è stato recuperato durante la fase d’indagine coordinata dal pm Lucia Russo e alcuni clienti hanno già ricevuto i loro soldi.
Il denaro “spariva” dai conti degli investitori che lo avevano affidato al promotore per investimenti vari, facendo lunghi e complessi giri. Durante i quali finiva anche nella disponibilità di un complice del 69enne parmigiano: un insospettabile pensionato di 74 anni, G.C., residente in provincia di Reggio. Quest’ultimo, accusato di ricettazione, continuata e aggravata, dovrà comparire ad ottobre davanti al giudice per affrontare il dibattimento. Lui nega fermamente che quei soldi – oltre 2 milioni di euro – circolati sul suo conto siano frutto delle manovre del promotore parmigiano. Ma l’accusa ritiene ingiustificabile un tale patrimonio per uno che riceve soltanto 1.800 euro al mese di pensione. Tredici le parti civili ammesse al processo.
Le vittime erano quasi tutte anziane che avevano nel promotore finanziario la massima fiducia. Qualcuna di loro è già deceduta senza aver rivisto i propri soldi. Era tanta la fiducia in quel 69enne, che molti gli consegnavano anche assegni in bianco per effettuare i prelievi delle somme necessarie ad effettuare gli “investimenti” proposti.
