Protesta dell’autotrasporto, sabato presidi a Parma e Fidenza

Protesta dell’autotrasporto, sabato presidi a Parma e Fidenza

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Sono previste in tutta Italia sabato 18 marzo iniziative di mobilitazione dell’autotrasporto, promosse da Unatras – sigla che riunisce le principali federazioni di rappresentanza del settore – per portare all’attenzione dell’opinione pubblica e del governo le questioni su cui la categoria attende da tempo una risposta. In particolare, nel Parmense saranno istituiti due presidi: uno a Parma, al casello autostradale, e uno a Fidenza, sempre nei pressi dell’autostrada dalle 9 alle 13.

In vista di ciò i rappresentanti delle principali associazioni locali di trasporto hanno incontrato questa mattina il prefetto di Parma Giuseppe Forlani.

Ringraziamo il signor prefetto per l’attenzione dimostrata nei confronti del nostro settore e per l’interesse verso le problematiche che gli abbiamo sottoposto – riferisce Barbara Piccinini, capo sezione autotrasporto GIA, aderente FIAP -. D’altronde le nostre rivendicazioni sono principalmente incentrate su questioni centrali per la regolarità e la trasparenza del mercato, temi su cui la Prefettura di Parma ha sempre dimostrato particolare sensibilità e impegno”.

Siamo anche in attesa di risposte su questioni prettamente operative, che appesantiscono la nostra attività quotidiana – conclude Paolo Cavagna, presidente Confartigianato Trasporti Parma – quali le gravi inefficienze delle Motorizzazioni Civili, in affanno per la carenza di personale per l’effettuazione delle revisioni dei veicoli, e la necessità di semplificare il rilascio delle autorizzazioni per i trasporti eccezionali, che mal si sposano con le richieste di tempestività e flessibilità che nostri committenti”.

I temi in attesa di risposta – prosegue Leonardo Lanzi, vicepresidente nazionale FAI – sono molteplici e vanno dalla determinazione mensile dei costi del carburante, al rilancio e piena operatività del portale dell’Albo Autotrasporto – tramite cui i committenti devono verificare la regolarità dei propri vettori -, alla mancanza di azioni efficaci di contrasto alla concorrenza estera sleale e all’abusivismo in generale, alla mancanza di sanzioni effettive che incentivino il rispetto dei tempi di pagamento dei servizi di trasporto”.

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