Pescatori di frodo nel Po finiscono nella rete dei Carabinieri

Pescatori di frodo nel Po finiscono nella rete dei Carabinieri

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I pescatori di frodo tornano a Ongina di Polesine Zibello, ma questa volta finiscono nella rete dei Carabinieri forestali di Colorno e dei militari del centro rivierasco della Bassa. Verso le 2.30 del mattino, i Carabinieri hanno bloccato quattro uomini di origine rumena intenti a pescare di frodo, due a terra e due a bordo di barche. Nel mirino della banda carpe e siluri, intrappolati in oltre 600 metri di rete non a norma e caricati su una barca e un gommone per poi essere trasferiti a terra. Già un quintale di pesce era stato catturato, quando è scattata la trappola dei Carabinieri. Che hanno sequestrato il pescato, ma anche le barche e il furgone con il quale il pesce sarebbe stato trasportato senza alcun rispetto di norme igieniche e quindi con potenziali rischi anche per i consumatori che lo avrebbero mangiato.

Per i quattro rumeni, tutti tra i 22 e i 49 anni, residenti a Ravenna, sono scattati la multa per quella che purtroppo è considerata soltanto una violazione amministrativa, e il foglio di via obbligatorio. Dopo averli identificati, i Carabinieri hanno scoperto anche il 49enne era una vecchia conoscenza, avendo qualche precedente per furto, mentre gli altri tre erano in Italia da poco e con ogni probabilità stavano cercando di raccattare pesce siluro che in Romania è molto apprezzato e frutta buoni guadagni.

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