Rugby Pro12: le Zebre durano un tempo, poi Ospreys dilaga (10-40). Tre...

Rugby Pro12: le Zebre durano un tempo, poi Ospreys dilaga (10-40). Tre gialli nella ripresa. La gara vista da Jimenez, Geldenhuys e Bordoli (video)

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ZEBRE RUGBY vs OSPREYS 10-7 (p.t.)

Marcatori: 3′ cp Palazzani, 7′ m Boni tr Palazzani, 40′ m Beck tr Price; 43′ m Evans tr Price, 46′ m Evans tr Price, 50′ m Evans, 61′ m Parry tr Price, 76′ Howells tr Price.

Zebre Rugby: Baker, Bellini, Boni, Pratichetti (9’ s.t. Afamasaga, 28’ s.t. Engelbrecht), Greeff, Bordoli (28’ s.t. Azzolini), Palazzani; Ruzza, Meyer, Minnie (39‘ s.t. Daniele),, Bernabò (9’ s.t. Koegelenberg), Geldenhuys (cap) (31’ s.t. Fragnito), Roan (5‘ s.t. Le Roux), Fabiani, Postiglioni (20‘ s.t. De Marchi) All.Jimenez

Ospreys: Evans, John (20’ s.t. Dirksen), Fonotia, Beck (17’ s.t. Spratt), Howells, Price, Habberfield (cap) (27’ s.t. Aubrey); Baker (17’ s.t. Cracknell), Underhill, Ardron, Ashely, Beard (35’ Thornton), Jones (27’ s.t. Suter), Parry (27’ s.t. Gustafson), James (22’ s.t. Thomas) All. Tandy

Arbitro: David Wilkinson (Irish Rugby Football Union)

Assistenti: Sam Grove-White (Scottish Rugby Union) e Stefano Bolzonella (Federazione Italiana Rugby)

Calciatori: Palazzani (Zebre Rugby) 2/3, Price (Ospreys) 5/6

Cartellini: al 9’ s.t. giallo a Greeff (Zebre Rugby), al 21’ s.t. giallo a Koegelenberg (Zebre Rugby), al 35’ s.t. giallo a Fabiani (Zebre Rugby)

Punti in classifica: Zebre Rugby 0, Ospreys 5

Man of the match: Evans (Ospreys)

 

Per le Zebre Rugby era una mission impossible quella contro i campioni gallesi degli Ospreys, arrivati al Lanfranchi con il preciso intento di portare a casa 5 punti indispensabili per la rincorsa al primo posto occupato da Munster con un un punto in più rispetto agli uomini di coach Steve Tandy. Ma il XV del Nord Ovest con un primo tempo disciplinato e ben giocato in fase di copertura, avevano illuso il Lanfranchi che – al di là dei numeri ufficiali – non è mai stato triste come in questa serata. La dimostrazione non richiesta di una scintilla mai scoccata tra Parma e il rugby che conta.

I ragazzi di coach Victor Jimenez sono scesi in campo con il preciso intento di aggredire subito i gallesi – reduci da 12 vittorie consecutive tra Guinness Pro12 e coppa – e ci sono riusciti conquistando subito alcuni fischi a favore, con Palazzani pronto a trasformare un calcio al 3′ e Boni in meta al 7′ con la difesa degli Ospreys un po’ imbambolata. Con la trasformazione del mediano di mischia bianconero, il risultato è stato fissato su un ottimistico 10 a 0. Che ha resistito fino al 40′, quando in seguito a una mischia gli ospiti hanno trovato il varco sulla chiusa. Oltre 30′ in cui però le Zebre sono riuscite soltanto a difendersi con ordine, senza sofferenze, ma anche senza più presentarsi nella zona rossa avversaria. Un lavoro difensivo che – complice anche la difficoltà ad uscire alla mano e con un piede non sempre precisissimo – ha forse logorato la squadra di Jimenez e la meta a tempo scaduto ha fatto la differenza.

Nella ripresa i bianconeri sono tornati in campo non con la stessa determinazione del primo tempo, mentre i gallesi sono rientrati con il piede premuto sull’acceleratore e sono iniziati i dolori. E’ bastato un placcaggio errato per portare Evans in metà e per spegnere la luce delle Zebre Rugby. L’estremo gallese in soli 10′ va in meta tre volte. La partita finisce lì. Mai le Zebre sono riusciti ad avere il possesso necessario per imbastire una qualsiasi azione. Se poi ci mettiamo l’indisciplina che da quel momento ha caratterizzao le Zebre, si spiega il risultato di 10 a 40. Almeno 12 i falli fischiati ai bianconeri, ma quel che è peggio – e non è affatto usuale in Pro12 – sono fioccati ben 3 cartellini gialli che hanno costretto per 30′ le Zebre a giocare in inferiorità al cospetto di un Ospreys che non ha mai mollato neppure quando il risultato era evidentemente in cassaforte.

D’accordo l’assenza dei 12 nazionali (agli Ospreys ne mancavano 8) e il XV infarcito di esordienti e di giovanissimi, ma lo spettacolo offerto nella ripresa – a dispetto delle energie messe in campo – non è da Guinness Pro12. C’è molto da rivedere e tantissimo su cui lavorare.

Passando alla cronaca, sul primo ingaggio al 3° minuto c’è subito da registrare il fallo a favore del pack italiano: Palazzani da 35 metri porta avanti le Zebre. Il primo assalto gallese è alla mano: Price entra nei 22 ma è respinto dalla difesa italiana con Habberfield costretto al tenuto. Fonotia trova il break al 5° ma è fermato in recupero con i bianconeri che giocano il contrattacco concedendo però il turn-over sui 22 avversari. Minnie strappa l’ovale dalle mani di un avversario sul punto d’incontro e carica fino ai 5 metri; i compagni a sostegno servono l’azzurro Boni che segna la prima meta della serata portando il XV del Nord-Ovest oltre il break al 9°. Gli Ospreys sfruttano un calcio sbagliato di Palazzani per giocare una touche sui 22: l’azione è gestita velocemente ma sui 22 l’ovale non trova John e finisce fuori dal campo sull’out destro.

La rimessa non è controllata ottimamente da Bernabò con l’ovale che cade avanti facendo scaturire una mischia a favore degli ospiti sui 15 metri. Dopo un ingaggio anticipato premono gli Ospreys con Beard che vicino alla meta perde il possesso. Dopo la liberazione prosegue il lungo sforzo offensivo gallese ben difeso dalle Zebre su tutto il fronte offensivo dove arriva un altro tenuto questa volta contro John. Il XV del Nord-Ovest risale anche grazie ad un fallo dei saltatori ospiti ma sul punto d’incontro l’ovale è recuperato da Habberfield e compagni. Palazzani con un calcio dalla base innesca Ruzza che entra nei 22 ma il numero 8 viene sanzionato perché partito in fuorigioco. Buon ritmo al Lanfranchi nella prima metà del primo tempo dove gli Ospreys attaccano ma pasticciano ancora sulla linea esterna peccando nella trasmissione del pallone. Il XV di Tandy ci prova con la maul al 23° ancora ben controllata dai bianconeri che usano bene il piede dalla loro metà campo per liberare. Il pack bianconero ruba una mischia agli avversari sui 22 al 27° ma Geldenhuys e compagni non riescono a rendersi pericolosi e concedono il loro secondo fallo sulla metà campo con Bellini.

Il possesso sorride sempre ai gallesi con la difesa italiana costretta al fallo al 32° sui 22: Price decide nuovamente per il lancio in rimessa laterale da cui scaturisce un’altra penalità contro i padroni di casa sul punto d’incontro. Beard controlla il seguente lancio con Wilkinson che fischia un muro da parte degli avanti ospiti, ancora indisciplinati nell’attacco successivo con un velo sanzionato dal direttore di gara. Palazzani ci prova così da posizione centrale: la pedata del mediano è potente ma larga. Il quinto  ed il sesto fallo bianconero in rapida successione danno agli Ospreys due rimesse in attacco al 38°: dopo alcuni raccogli e vai è Beck a trovare il varco per i primi punti degli ospiti che chiudono la prima frazione sotto 10-7.

Lunga azione gallese ad inizio ripresa: dopo tre minuti sotto pressione è l’estremo Evans a varcare la linea di meta dopo un rapido cambio di fronte offensivo per il primo vantaggio ospite. Ospreys ancora pericolosi poco dopo con una bella azione sull’ala destra frutto di ottimi ricicli. Dopo essere entrati nei 22 sulla sinistra è ancora sul fronte destro che Evans riesce a superare in diagonale la difesa italiana che porta Habberfield e compagni oltre il break al 47°. Soffrono le Zebre sull’ala sinistra dove John sfrutta la sua velocità per riportare i suoi nei 22 italiani: l’indisciplina costa cara al XV del Nord-Ovest con Greeff che viene ammonito dall’arbitro.

E’ battaglia sui 5 metri con l’ovale che raggiunge il fronte offensivo opposto dove Evans riesce a segnare la sua terza meta personale nonostante il placcaggio di un avversario. Il primo errore dalla piazzola dell’esordiente Price fissa il parziale sul 10-26 al 50°. Rispondono le Zebre che imbastiscono un’azione alla mano dalla propria metà campo; dopo alcune fasi arriva però il tenuto contro Boni che riporta gli Ospreys ai 5 metri. L’azione si chiude con l’ala gallese portata fuori col possesso e così le Zebre – sempre in inferiorità numerica – possono risalire grazie anche ad un fallo degli avanti avversari. I bianconeri scelgono ancora il gioco alla mano dalla loro metà campo ma l’indisciplina della linea delle Zebre costa il fallo per fuorigioco e poi il giallo a Koegelenberg reo di un comportamento scorretto sui saltatori avversari. Gli Ospreys colpiscono ancora in superiorità numerica con la meta di Parry al termine di un drive avanzante.

Le Zebre sono nei 22 gallesi al 63° ma tiene bene la difesa avversaria che annulla un pallone in area di meta. Bordoli calcia in rimessa un fuorigioco degli Ospreys al 66°: avanza il XV del Nord-Ovest ma l’ultimo passaggio dell’argentino per Baker è intercettato da Evans ai 5 metri. Ritmo rallentato al Lanfranchi col gioco spezzettato e diversi cambi in entrambe le formazioni. Da annotare il terzo cartellino giallo a carico delle Zebre sventolato al 75° a Fabiani per aver volontariamente commesso un in avanti schiaffeggiando un ovale passato dall’attacco avversario. Gli Ospreys sfruttano ancora la superiorità segnando alla bandierina sinistra con Howells che dimostra tutte le sue doti di velocità nella sfida diretta contro Greeff. Nell’ultima azione c’è spazio per una mischia con Daniele che subentra a Minnie cogliendo il suo esordio nel Guinness Pro12 al pari di Le Roux e Fragnito entrati durante il secondo tempo. Si chiude col successo gallese la sfida di Parma con le Zebre sconfitte 40-10 nel 14° turno del Guinness PRO12.

SALA STAMPA

Coach Victor Jimenez elogia i suoi per il primo tempo e li scusa per la ripresa. Ma non si nasconde dietro un dito: le difficoltà ci sono e sono evidenti.

Rivedremo la gara per capire meglio cos’è successo nel secondo tempo: ci sono state diverse situazioni che ci hanno portato a non sostenere il loro ritmo nella ripresa, mentre nel primo tempo abbiamo difeso bene con tanta voglia e coraggio. In conquista siamo stati abbastanza competitivi, ma a questo livello non basta. Nella ripresa siamo partiti poco aggressivi subendo una meta dopo una lunghissima fase: a questo livello si giocano anche azioni così e dobbiamo essere all’altezza anche in queste situazioni. In questo periodo del Sei Nazioni scendono in campo atleti utilizzati meno durante la stagione che cercano di fare bene: nella foga commettono a volte dei falli che ci hanno portato nel secondo tempo a subire tre gialli ed a 40 minuti di sofferenza. Lunedì in base al check medico ed ai giocatori a disposizione dalla nazionale prepareremo la gara in Galles contro gli Scarlets”.

Capitan Quintin Geldenhuys ha dato moltissimo in questa gara ed è uscito dal campo dopo aver ricevuto un duro colpo al costato. Anche in sala stampa tiene ancora la mano sul petto dolorante e domani si sottoporrà a una radiografia, anche se non dovrebbe essere nulla di particolarmente grave.

Sono contento dei primi 39 minuti, giocati bene con intelligenza contro una buona squadra che merita la classifica che ha. Poi sono arrivati molti errori individuali. Nella ripresa dovevamo attaccare di più e tenere il possesso per allentare la pressione in difesa e giocare nel loro campo. In questo momento siamo pochi ma c’è un buon gruppo che ha voglia di giocare e chiudere bene la stagione. Giochiamo con tanto coraggio ma manchiamo di lucidità col possesso; dobbiamo migliorare l’uscita al piede dal nostro campo per mettere gli avversari sotto pressione. La settimana prossima in pochi giorni di lavoro dovremo risolvere alcuni problemi, sono molto fiducioso per il futuro perché il gruppo è positivo”.

L’esordiente più atteso della serata è Serafin Bordoli, l’apertura argentina ancora molto giovane ma considerato una promessa del rugby internazionale. Al netto di alcuni errori al piede che non hanno consentito alle Zebre di conquistare la touche, non male il suo apporto.

Abbiamo giocato un buon rugby per trenta minuti, ma secondo me se si difende tutta la partita poi diventa difficile giocare. Ci sono stati degli errori stupidi, altri forzati, ma ripeto credo che non si può difendere per 80 minuti. Io sono stato solo in difesa, non ho calciato proprio bene. Penso di non aver fatto male, spero di fare meglio la prossima“.

Le Zebre si ritroveranno alla Cittadella del Rugby di Parma lunedì 13 febbraio per preparare il prossimo impegno ufficiale. Venerdì 17 i bianconeri giocheranno al Parc Y Scarlets di Llanelli (Galles) contro gli Scarlets nel quindicesimo turno del Guinness PRO12.

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