Pazzo Parma Calcio: all’ultimo respiro batte il Pordenone 3 a 2 con...

Pazzo Parma Calcio: all’ultimo respiro batte il Pordenone 3 a 2 con un eurogol di Calaiò

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Parma – Pordenone 3-2

Marcatori: 10′ Scavone, 28′ Arma (rig.), 41′ Misuraca, 88′ Munari, 92′ Calaiò

Parma Calcio 1913: Frattali, Iacoponi, Saporetti (46′ Mazzochi), Lucarelli (Cap), Nocciolini, Baraye, Munari, Scozzarella, Calaiò (V.Cap), Scavone (77′ Nunzella), Scaglia. A disposizione: Zommers, Corapi, Miglietta, Giorgino, Di Cesare, Ricci, Simonettti, Messina, Edera, Fall. All.: D’Aversa

Pordenone: Tomei, De Agostini, Stefani (Cap), Ingegneri, Suciu, Burrai, Arma (84′ Padovan), Berrettoni (V.Cap) (65′ Buvelardi), Semenzato, Cattaneo (80′ Buratto), Misuraca. A disposizione: D’Arsiè, Pellegrini, Marchi, Martignago, Parodi, Zappa, Gerbaudo, Pietribiasi. All.: Tedino

Arbitro: Antonio Giua di Olbia

Assistenti:  Maurizio Loni di Cagliari e Davide Imperiale di Genova

Note: calci d’angolo 12-4; ammoniti: Munari (38′), Burrai (52′), Baraye (64′); espulso Stefani (91′)

 

Pazzo Parma sotto il diluvio del Tardini porta a casa 3 punti pesantissimi in pieno recupero. Ultimi minuti fatali a un Pordenone che ha spaventato non poco i crociati, sotto fino a 2′ dal 90′. Ma prima Gianni Munari e poi un una mostruosa conclusione, da cineteca ed obbligo visione in tutte le scuole calcio, Emanuele Calaiò stende gli ospiti e porta il Parma Calcio in paradiso. Una partita che dimostra come questo Parma sia forte non solo nel gioco, ma anche nella testa. Ha rischiato moltissimo per merito degli avversari e anche perché un po’ si è complicato da solo la vita. Un po’ pasticcione, a volte eccessivamente sornione. Ma quando è stato il momento di chiudere i conti, tutti hanno risposto presente. Ed è questa la vittoria di mister Roberto D’Aversa, capace di dar forza alla squadra anche all’ultimo respiro.

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D’Aversa ripropone il solito 4-3-3 in cui – dei nuovi arrivati – trovano posto soltanto il terzino Iacoponi e il centrocampista Scaglia. Il primo a destra, l’altro a sinistra della linea difensiva. In difesa gioca Saporetti al fianco di capitan Lucarelli, mentre Di Cesare va in panchina.

Gli uomini di mister Tedino sono arrivati a Parma decisi ad imporre il proprio gioco, quindi baricentro alto e pressing, ma i padroni di casa tengono serrate le fila, controllano e si affidano alle ripartenze. Ma quando meno te lo aspetti, vista la pressione di Cattaneo e compagni, è il Parma a passare in vantaggio.

Al 10′ cambio di campo dalla sinistra per Nocciolini che ha il termo di fermare la palla e di mettere al centro un cross per l’accorrente Scavone che di testa batte Tomei. Una rete che sblocca sì la partita, ma che forse illude un po’ il Parma. I neroverdi non si scoraggiano e al 15′ vanno a segno con Cattaneo pizzicato in fuorigioco su passaggio di Berrettoni. Gol annullato agli ospiti, ma fortissimo campanello d’allarme per Lucarelli e compagni. Tanto che il Pordenone continua il pressing e mette pressione alla retriguardia gialloblu.

Quando i crociati ripartono, anche con rapidissimi cambi di campo che trovano gli ospiti scoperti sulle fasce, la retroguardia ospite balla un po’. Come al 21′, quando Baraye fa un qualcosa a metà tra un tiro e un cross teso in area, che costringe Ingegneri a chiudere in corner.

La doccia gelata (non bastava quella dal cielo) è arrivata però qualche minuto dopo, al 27′, quando Scavone, autore del gol del vantaggio, regala un rigore agli avversari spingendo Cattaneo in piena area. Ad incaricarsi del tiro è Arma, che centra la traversa ma il pallone rimbalza in campo e finisce sulla schiena di Frattali in tuffo prima di infilarsi in rete. Un gol più che fortunoso, ma che vale comunque l’1 a 1. Più un’autorete sfortunatissima dell’estremo difensore che un gol dell’ex Reggiana.

Le squadre adesso rallentano un po’ il ritmo, la pioggia non dà tregua. Da segnalare soltanto al 37′ un’altra buona azione di un mobilissimo Baraye, che dopo uno scambio con Saporetti si presenta al tiro, anche stavolta deviato in corner. Poco dopo un fallo da dietro di Munari sul solito Cattaneo fa tremare i crociati: l’arbitro Giua dice che un cartellino giallo può bastare. Ma questa non è la partita giusta per i deboli di cuore con la sciarpa gialloblu. Al 42′ il grande pasticcio della retroguardia del Parma, con Saporetti (buona la sua prestazione) che respinge un cross di De Agostini proprio su Misuraca che dal limite è pronto a calciare con un forte destro a giro che batte l’incolpevole Frattali. Poco dopo, ancora Pordenone con una botta da distanza siderale di Cattaneo che non sroprende l’estremo difensore crociato.

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Può bastare così, ma D’Aversa non ci sta e corre subito ai ripari. Nella ripresa il Parma riparte con Mazzocchi in campo al posto di Saporetti. Non cambia il modulo, ma solo la disposizione. Iacoponi va al centro con Lucarelli, mentre Mazzocchi si posiziona a destra. E’ chiaro che il tecnico punta sulla capacità dell’attaccante crociato di salire lungo la fascia. Il tema tattico della gara però non cambia: gli ospiti pressano alto e il Parma si affida alle ripartenze.

Come al 50′, quando il Parma va ancora vicino al gol con un colpo di testa di Calaiò, che chiama Tomei a respingere come può. Al 53′ un fallaccio di Burrai su Scozzarella è punito con il giallo sventolato sotto il muso del giocatore del Pordenone, ma il centrocampista crociato ha rischiato davvero di rimetterci una gamba. Al 56′ è ancora Parma ed è sempre Baraye, che questa volta centra la traversa a Tomei battuto. Il Parma insiste e al 59′ è Scaglia a battere dal limite, con Tomei chiamato ancora agli straordinari. Il portiere ospite devia in corner.

Il Parma comincia a pressare nel tentativo di raggiungere il pareggio e di conseguenza il Pordenone ora è costretto ad arretrare il proprio baricentro. Al 64′ anche Baraye finisce però sul taccuino dell’arbitro, per aver fermato di mestiere Cattaneo per impedire una ripartenza degli ospiti. Tedino capisce che è venuto il momento di dare maggiore solidità alla fase difensiva e al 67′ inizia la partita di Bulevardi che prende il posto di Berrettoni. Al 70′ ancora un grande destro da fuori area di Cattaneo, Frattali in volo sventa il pericolo.

Il passare dei minuti inquieta il pubblico ma soprattutto i giocatori in campo, autori di una prestazione importante al netto di qualche pesante ingenuità. La pressione dei corciati è a tratti asfissiante. Al 78′ è la volta di Nunzella, in campo al posto di Scavone. Il difensore prende il suo posto a sinistra con Scaglia che può avanzare. La mossa di D’Aversa si rivela ancora una volta molto intelligente. Ma la frenesia rischia di giocare qualche brutto scherzo ai padroni di casa, come all’80’ quando l’errore di Iacoponi sul controllo della sfera finisce col favorire Arma e costringere capitan Lucarelli al fallo.

Il Pordenone adesso ci crede, tanto che all’82’ Tedino manda in doccia anche Cattaneo per far entrare Buratto. Il Parma continua a pressare. Bel cross all’84’ del solito Baraye, ma in area non ci sono maglie crociate. All’85’ fuori anche Arma, i neroverdi adesso non pensano ad altro che a difendersi con le unghie. A 5′ dal termine sono ancora in vantaggio per 1-2. Comunque Tedino fa entrare l’attaccante Padovan nel tentativo di approfittare di un possibile sbilanciamento dei padroni di casa.

Quando la partita sembra finire male per gli uomini di D’Aversa, l’esperienza fa la differenza: cross dalla destra di Baraye, Munari di testa trova la rete da un paio di metri. E’ l’89’ e il Tardini esplode. Il pareggio ridà morale ai padroni di casa, l’arbitro assegna 4′ di recupero e il Pordenone forse non ne ha più. La svolta al 90′ quando sull’ennesimo assalto del Parma, gli ospiti si fanno trovare sbilanciati e Stefani è costretto ad atterrare Calaiò proprio al limite dell’area. Non è rigore (qualcuno ci aveva sperato), ma è cartellino rosso. Pordenone in 10 e sofferenza al massimo. Il Parma continua a battere calci d’angolo ed è proprio da un corner che al 92′ l’Arciere Calaiò regala il successo e i 3 punti al Parma. Il bomber siciliano ben piazzato al centro dell’area riceve la sponda di un compagno e in mezza rovesciata da cineteca batte per la terza volta Tomei.

 

 

 

 

 

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