Omicidio Manici-Altamirano, Polizia di nuovo a Cassio: si cerca la provenienza del...

Omicidio Manici-Altamirano, Polizia di nuovo a Cassio: si cerca la provenienza del coltello. E non solo

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riustorante-samuele-turcoPer il delitto di Natale il caso è chiuso. Ma mancano ancora dettagli importanti che possono cambiare radicalmente la posizione di Samuele Turco, 42 anni, e di suo figlio Alessio di 20, in carcere con l’accusa di omicidio aggravato il primo, per concorso il secondo. Gli uomini della Squadra mobile di Cosimo Romano, che in poche ore hanno risolto l’agghiacciante giallo del casolare di via Angelica, a San Prospero, insieme ai tecnici della Scientifica, sono tornati a Cassio di Terenzo, al “Miglio 76”, il ristorante pizzeria dal 2013 gestito dai Turco, rimasto sigillato fin dal momento del loro arresto. Sotto esame anche l’abitazione dell’uomo.

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L’arresto di Samuele Turco, prelevato dall’ospedale dove era ricoverato da qualche giorno

Sembra che gli agenti cerchino il tassello che chiuda il cerchio: ovvero la provenienza del coltello da cucina – una lama da 18 centimetri attaccata ad un manico di 12 – con il quale sono stati uccisi Luca Manici, 47 anni, per tutti la Kelly, e Gabriela Andrea Altamirano, 45, l’ex compagna di Samuele Turco e quasi certamente il vero obiettivo degli assassini.

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Il fermo di Alessio Turco, che ha condotto gli investigatori sul luogo in cui era nascosta l’arma del delitto

L’arma del delitto è stata fatta ritrovare da Alessio, sepolta sotto 20 centimetri di terra in un parco vicino la casa del Montanara dove viveva con la madre. Ma quello che gli investigatori vogliono scoprire è da dove proviene quel coltello: se c’è un ceppo o una serie di coltelli dello stesso tipo nel ristorante di Cassio, dove poche ore prima del delitto i Turco hanno riunito la famiglia per festeggiare insieme il Natale, ci potrebbe essere tutta la premeditazione del delitto. Tesi che, comunque, gli investigatori sembra abbiano sposato fin dal primo istante.

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Le vittime: Luca Manici e Gabriela Altamirano

Come dimostrerebbe anche l’sms partito dal telefono di Manici verso quello di Gabriela per attirare quest’ultima nella trappola mortale. “C’è un cliente che ti aspetta, vieni subito”, più o meno il tono del messaggio partito quando – secondo l’accusa – la Kelly era già stata uccisa con almeno 9 coltellate.

Ancora tutto da chiarire anche il ruolo di Alessio Turco. Il giovane che mai aveva conosciuto o visto Luca Manici e che aveva uno splendido rapporto con Gabriela, perché avrebbe dovuto aiutare il padre in questa follia?

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