Niente sponsor e contributi, la Befana dell’Avis non vola più

Niente sponsor e contributi, la Befana dell’Avis non vola più

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Quando una tradizione si perde tra i ricordi, da molti dimenticata in soffitta, è segno che qualcosa non va. Che il filo si è spezzato. Ed è quanto accade con l’ormai storica Befana dell’Avis, per 35 anni appuntamento fisso del 6 gennaio al palasport per bambini e genitori. Spettacoli mirabolanti capaci di incantare gli occhi dei più piccoli, l’arrivo della “vecchia signora” a cavallo di una scopa, le tante calze distribuite a tutti dai volontari dell’Avis di Parma… solo un ricordo. Quest’anno al palasport le luci rimarranno spente. La Befana non passerà da Parma.

Il motivo della sofferta decisione dell’Avis Parma, guidata dal presidente Luigi Mazzini, di cancellare questo appuntamento che riuniva gran parte dei piccoli parmigiani è più che chiaro: non ci sono soldi. Un lavoro intenso, portato avanti con passione dai volontari, che non ha mai consentito all’associazione di guadagnare qualcosa per finanziare le proprie attività solidali, ma che di certo contribuiva non poco a far crescere anche tra i più piccoli quel trasporto verso la donazione di sangue.

A spazzare via quella che pormai sembrava essere una tradizione fissa, la mancanza di sponsor e di contributi. Tanto che l’edizione 2016 della manifestazione si è chiusa con un “rosso” di ben 5.000 euro. E quest’anno sarebbe andata anche peggio. Troppo per un’associazione di volontariato. Quindi la Befana non vola più…

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