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20-21 Dicembre – Il Natale di Dickens e le storie del Jazz tra musica e parole all’Auditorium del Carmine

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Due appuntamenti per entrare nella grande musica sono quelli proposti nella settimana che precede il Natale dal Conservatorio Arrigo Boito di Parma. Martedì 20 dicembre “Il Canto di Natale di Charles Dickens”, mercoledì 21 «Non “una” storia ma Storie di Jazz». Il tutto nell’ambito delle guide all’ascolto “Il Suono Svelato”.

farida saglia, diego saglia portrait, 2015
Diego Saglia

Ma andiano con ordine, Il Conservatorio di Parma augura buone feste alla città con uno dei più celebri classici della letteratura anglosassone e con le musiche tradizionali natalizie: martedì 20 dicembre alle 18, nell’Auditorium del Carmine (via Duse, 1/a), si terrà la lectio magistralis “Il Canto di Natale di Charles Dickens”, a cura del professor Diego Saglia, docente di letteratura inglese dell’Università di Parma. L’appuntamento, a ingresso libero, è ideato dal professor Ugo Micciola – docente di contrabbasso dell’Istituto Musicale parmigiano – ed è inserito nel ciclo di guide all’ascolto “Il Suono Svelato”. Saglia spiegherà perché A Christmas Carol è entrato nell’immaginario collettivo, diventando uno dei testi più tradotti al mondo. Del capolavoro Dickensiano verranno letti alcuni passi, alternati a musiche e canzoni tradizionali natalizie, tra cui alcune di anonimi inglesi, ma anche pagine di autori classici, come l’Italiana e Siciliana di Ottorino Respighi e le Pastorali di Alfred Schnittke e di Francesco Manfredini, interpretate da alcuni docenti del Conservatorio di Parma: Alberta Stefani e Giulia Vitale (violini), Marco Toscani (viola), Enrico Contini (violoncello), Ugo Micciola (contrabbasso).

Un incontro da non perdere, dunque, poiché Dickens con la sua capacità descrittiva, ha fissato nell’immaginario collettivo alcune abitudini e simbologie tipiche del Natale anglosassone, e ha catturato l’immaginazione internazionale, grazie all’aspetto sovrannaturale e all’unione di tanti registri: drammatico, farsesco, sentimentale.

bonati
Roberto Bonati

Con musiche di Duke Ellington, Charles Mingus, George Gershwin, Charlie Parker, Lester Young e Count Basie, invece, la rassegna “Il Suono Svelato” mercoledì dà al suo pubblico l’arrivederci a dopo le feste. Mercoledì 21 dicembre alle 18, nell’Auditorium del Carmine è previsto l’incontro «Non “una” storia ma Storie di Jazz» a cura di Roberto Bonati, docente dell’Istituto di Alta Formazione Artistica e Musicale parmigiano. Bonati racconterà le origini del Jazz, nato dall’incontro di culture, destini, musiche ed etnie e, alla guida dell’Ensemble Jazz del Conservatorio Boito, proporrà un caleidoscopico concerto nel quale verranno interpretate alcune delle musiche che più hanno contribuito alla nascita e allo sviluppo di questo genere musicale. Sarà dunque un viaggio attraverso l’Africa, l’Irlanda, il blues rurale, i canti della sinagoga, che porterà a incontrare anche l’opera lirica e le musiche del circo: dunque non “una” storia ma tante Storie del Jazz. I brani, orchestrati e arrangiati dagli studenti della scuola di Jazz del Conservatorio, saranno interpretati da: Diletta Longhi, Elena Rosselli (voci), Manuel Caliumi, Giacomo Cazzaro (sax contralto); Daniele Nasi, Matteo Valentini (sax tenore), Luca Spaggiari (sax baritono), Caterina Biagiarelli (flauto), Fabio Frambati (tromba/flicorno), Roberta Baldizzone, Paolo De Matteis (pianoforte), Mauro Padovani, Daniele Sartori (chitarra), Giacomo Marzi (contrabbasso), Marcello Canuti (batteria), Giacomo Bignotti e Stefano Marzocchi (percussioni).

Entrambi gli incontri sono a ingresso libero e gratuito e mirano a fornire nuovi strumenti di comprensione agli appassionati che desiderano approfondire la conoscenza di quanto ascoltano.

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