Nessuno sa ancora dove sia finita Florentina Nitescu, scomparsa a 33 anni dalla sua casa di Albareto in un freddo 25 gennaio 2013, ma per il compagno Paolo Devincenzi – già indagato per omicidio volontario e occultamento di cadavere perché le forze dell’ordine non credono affatto al suo racconto – continuano ad aumentare i guai con la giustizia. Il pm Giuseppe Amara ha chiesto il rinvio a giudizio di Devincenzi – titolare di un’agenzia di pompe funebri – per ricettazione aggravata ed utilizzo indebito di carte di pagamento. L’uomo avrebbe acquistato ben 753 litri di carburante in 13 rifornimenti per una spesa di 1.253 euro, utilizzando cinque tessere di proprietà di un’azienda del parmense nella quale lavora un suo amico, un 58enne di Albareto, anche lui finito nei guai per appropriazione indebita.
Un regalo occasionale? Un caso isolato? Tutto può essere. Ma quei 13 rifornimenti sono stati fatti tutti tra il 24 e il 27 gennaio 2013, periodo in cui è scomparsa Florentina Nitescu, abbandonando il suo bambino di soli 2 anni. Scomparsa che Devincenzi ha denunciato soltanto il 31 gennaio. Con 753 litri di carburante si possono percorrere ben oltre 10.000 chilometri. Tutto in 3 giorni. E per andare dove? Fare cosa? Domande che gli inquirenti si stanno ponendo e inevitabilmente un pensiero alla donna scomparsa viene naturale. Ma potrebbe anche essere solo una coincidenza. Era stato infatti lo stesso Devincenzi a dire agli investigatori già nel 2013 di aver fatto rifornimento con quelle schede. Ma da quando è stato indagato per l’utilizzo indebito di quelle carte carburante, si è avvalso della facoltà di non rispondere.
