Parma Calcio, capitan Lucarelli suona la carica (video)

Parma Calcio, capitan Lucarelli suona la carica (video)

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E’ sempre lui, ancora una volta lui. E’ l’inossidabile capitano di mille battaglie dentro e fuori dal campo, Alessandro Lucarelli, a metterci la faccia e a suonare la carica quando tutto sembra buio pesto. La “bandiera” del Parma – rimasto in campo a 39 anni solo per andare in serie B – ha parlato oggi nella sala stampa del Centro sportivo di Collecchio. Ancora un giorno senza direttore sportivo, con Francesco Palmieri che si allontana, così come l’ipotesi Eugenio Corini in panchina. E la certezza, ormai, che i grandi saggi del Parma Calcio hanno fatto il più classico salto nel buio: tutti via – da Luigi Apolloni ad Andrea Galassi – senza alcuna soluzione in tasca. Più o meno lo stesso errore fatto ad inizio stagione, quando non si sono accorti dei problemi della rosa. Per quello però il vicepresidente Marco Ferrari si è scusato già ad Ancona: “Pensavamo di essere forti, invece siamo poca cosa”.

E quando il mare è in burrasca, ecco che ci vuole un capitano di spessore per rincuorare la ciurma e portare la nave fuori dalle secche. E ancora una volta, onore al merito, capitan Lucarelli risponde presente.

“Nello spogliatoio l’unico obiettivo è vincere sabato con il Bassano. Il resto non ci deve interessare. Da lunedì abbiamo iniziato a preparare la gara con Stefano Morrone. L’unico nostro pensiero è la sfida contro il Bassano. Si dice che si lavora male senza direttore sportivo o allenatore, ma sono tutti alibi che non ci servono. Gli alibi sono finiti ormai. E’ inutile cercare scuse. Noi siamo concentrati sulla partita, solo su quella. Sono qui per dire che la squadra non deve avere scuse. Dobbiamo riscattarci e ripartire dopo la sconfitta di Ancona”, messaggio forte e chiaro per tutto l’ambiente. Non va neppure sprecata la fortuna che ancora tiene il Parma Calcio alle calcagna delle battistrada (vedi clamorosa sconfitta casalinga del Venezia con Padova, quel Padova, quel castiga-grandi dell’1-4 al Tardini).

“Dobbiamo riscattarci dai risultati negativi e da un inizio di stagione non all’altezza – sottolinea ancora Lucarelli -. Trovare scuse sarebbe semplice. E’, però, il momento di tirare fuori i coglioni, la fame e la rabbia. Sono queste le tre componenti che fanno la differenza. Fino a oggi le abbiamo messe a volte sì a volte no. Purtroppo, non è bastato. Dobbiamo farci un esame di coscienza. Non mi preoccupa nulla. Volendo, la possibilità di riprendere in mano il campionato c’è. Sta a noi dimostrarlo sul campo. Di chiacchiere ne abbiamo fatte anche troppe. E’ il campo che dà giudizi. Finora abbiamo dimostrato di non essere in grado di vincere il campionato, ma dobbiamo avere la voglia di rincorrere il primo posto. A cominciare da sabato con Stefano Morrone in panchina. Poi, lavoreremo con il nuovo allenatore. Miglioreremo, ma, in questo momento, dobbiamo pensare solo alla partita di sabato. Contro una squadra, il Bassano, che finora ha dimostrato di essere più forte di noi. Per fare risultato, a parte il discorso tecnico – ripete il capitano crociato – dobbiamo dare di più. Non basta la maglia del Parma o il suo scudetto addosso per vincere le partite. Senza fame e cattiveria, manca sempre qualcosa. Troppe scusanti, in queste prime partite, non hanno fatto il nostro bene. Dobbiamo dare una sterzata dal punto di vista dell’atteggiamento”. 

Alessandro Lucarelli non ha peli sulla lingua neppure quando parla di quanto accaduto la scorsa settimana.

“L’attuale, senza direttore sportivo e allenatore contemporaneamente, è una situazione nuova – ha spiegato capitan Lucarelli -. Ho vissuto esoneri, ma non una situazione in cui in blocco veniva cambiato tutta l’area tecnica. È pur vero che qui c’era una realtà un po’ diversa. Avere una gestione tecnica così unita, dove le responsabilità di uno venivano suddivise in quattro persone, è stata una scelta loro. Sono stati coerenti con quanto hanno detto e, quando la proprietà ha deciso di cambiare, ha modificato tutto l’assetto. E’ stato un gesto forte da parte della proprietà, per far capire che c’è voglia di migliorare. Adesso, presa questa decisione, siamo in attesa di vedere chi arriva. Io sono qui a rappresentare la squadra, che deve sentirsi la responsabilità addosso dei risultati che non sono arrivati finora. Non siamo più scarsi dell’Ancona. Senza direttore sportivo, allenatore e tutto il resto – sottolinea Lucarelli – quella partita dovevamo vincerla. Dobbiamo voltare pagina e aver la voglia di ripartire, perchè chi si piange addosso è un perdente. Non voglio una squadra di perdenti, bensì una squadra che abbia voglia di reagire. A quasi quarant’anni ci mancherebbe che io possa o meno dare un consiglio alla società nella scelta del nuovo direttore sportivo e del nuovo mister. Solo se mi viene chiesto, lo farò. Io sono un calciatore. Metto sempre il Parma davanti a tutto e a tutti. Credo che servano persone che conoscono questo campionato. Forse l’errore che è stato fatto è che ci siamo scontrati contro una realtà che probabilmente non conoscevamo al 100% e non conoscevamo gli ingredienti che servivano per affrontarla. Servono, secondo me, persone che conoscono questo campionato, al di là dei nomi, che tante volte non servono – dice a chiare lettere il capitano crociato -. La società qualsiasi scelta farà, sarà pensando che sia la migliore possibile in questo momento. Purtroppo, siamo a stagione cominciata, si cerca tra quanto c’è a disposizione. Qualsiasi scelta verrà fatta, so che sarà fatta in modo ponderato. Le cose che ho detto qui le ho dette anche alla squadra, magari con altri toni e termini, ma il succo del discorso era questo”.

Scendendo più nel dettaglio, Lucarelli non si nasconde certo dietro un dito. Un toscano come lui non potrebbe mai farlo, abituato com’è a dare sempre del pane al pane e del vino al vino.

“Il discorso atletico secondo me è una scusante – dice Alessandro Lucarelli -. Si cerca sempre il problema che può essere il fattore atletico, che Lucarelli è vecchio e non corre, che Evacuo pesa 200 kg, che Canini cammina, che siamo senza portiere… Fa parte del gioco e ci prendiamo le critiche. Se siamo degli uomini, noi reagiamo a queste osservazioni. Se ci piangiamo addosso, non andiamo da nessuna parte. Noi abbiamo lavorato, non è un discorso atletico che ci fa perdere le partite, anche se, certo, tutto è migliorabile. Noi ci siamo trovati bene con la difesa a quattro, ma non è il modulo il motivo della sconfitta. Ad Ancona ci sono state tante cose buone. La partita di sabato scorso non è stata tutta da buttare via. Ci sono tanti aspetti positivi che abbiamo migliorato rispetto alle altre gare. Non è bastato, ma è la voglia di fare il risultato che fa la differenza. Se hai fame e voglia di vincere, la partita la vinci. I giovani vanno trascinati. Dovremo essere noi i primi a portarli fuori dalle difficoltà. Se vedono noi vecchi che siamo “depressi”, è difficile che vengano fuori. Tocca a noi spingerli. Mi sento ancora un giocatore, però potrebbe essere il mio ultimo anno e finire così non mi va assolutamente. Per il bene che voglio a questa maglia e a questa società, se mi dicessero di non mettere più piede in campo e questo vorrebbe dire andare in Serie B, firmerei subito. L’obiettivo, da qui a Natale, è non perdere ulteriore terreno e limare il ritardo di cinque punti che c’è – è la linea del capitano -. Ci sono tante squadre in mezzo, non sarà facile. C’è bisogno quantomeno di finire bene il girone d’andata e di fare un girone di ritorno importante. Ci sono gli scontri diretti. Ci sono tante squadre in pochi punti. Serve un filotto importante. L’obiettivo primario, comunque, ora, è sabato. Dobbiamo pensare solo alla partita con il Bassano. È anche finito il tempo delle scuse nei confronti dei tifosi. Se fossi un tifoso, direi che abbiamo rotto le scatole con queste scuse. C’è solo da dare, non da dire. Dobbiamo fare i fatti. Mi auguro che i tifosi stiano al fianco della squadra per tutti i 90′, poi se ci sarà da fischiare ci sta. Dipende tutto da noi, dipende da cosa gli faremo vedere dal fischio d’inizio. A noi la società ha detto che l’allenatore fino a sabato è Morrone. Se c’è un’idea di cambiare, prima arriva e meglio è, anche domenica mattina. La nostra testa, però, ribadisco, è diretta solo a sabato. C’è una partita importante contro una squadra difficilissima, che sarà bella carica”.

Intanto il Parma Calcio, oggi, si è allenato nel pomeriggio a Collecchio per preparare la gara di sabato 3 dicembre allo stadio Ennio Tardini contro il Bassano Virtus, che inizierà alle 14.30. Dopo la teoria tattica in sala video e l’attivazione individuale con attività di prevenzione svolta in palestra, la squadra crociata ha lavorato sul campo divisa in due gruppi che si sono reciprocamente alternati tra esercitazioni atletiche e tecnico-tattiche. La seduta si è conclusa con alcune partite a tema e una partita libera su terreno di gioco a dimensioni ridotte. A parte ha lavorato ancora Mohamed Coly. Domani, infine, mister Stefano Morrone dirigerà òla classica seduta di rifinitura a porte chiuse.

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