Salvini: dal referendum dipendono anche le amministrative di Parma

Salvini: dal referendum dipendono anche le amministrative di Parma

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matteo-salvini-emiliano-occhi Maurizio Campari“Noi al prossimo giro ci mettiamo la faccia, gli uomini, le donne e le idee”. Parola di Matteo Salvini, segretario federale della Lega Nord, che si è preso l’impegno di vincere le elezioni amministrative a Parma, per “risollevare questa splendida città”. Ma ha anche sottolineato come pure le elezioni di Parma dipendano dal voto di domenica 4 dicembre sul referendum costituzionale. “Se passa il sì – ha infatti detto Salvini, invitando tutti a farlo ben presente – hanno messo tre paroline nella riforma, ‘clausola di supremazia’, per le quali l’ultima parola spetterà sempre allo Stato centrale. Ha la clausola di supremazia sulla sanità, sui treni, sull’immigrazione, sulle tasse… Quindi voi potete anche eleggere in primavera il miglior sindaco di Parma, quello che riduce le tasse a tutti, rifà le scuole, case popolari solo per gli italiani, gli immigrati non li vuole… tutto questo potrebbe essere vanificato perché se a Roma a qualcuno non va bene c’è la clausola di supremazia per cui dirà tu fai quello che dico io perché c’è scritto nella Costituzione”.

Il segretario della Lega – accolto all’Hotel Stendhal da un nutrito popolo di sostenitori della Lega Nord, dal segretario provinciale Emiliano Occhi e da quello cittadino Maurizio Campari, e da un altrettanto nutrito schieramento di forze dell’ordine preoccupate per eventuali contestazioni che per fortuna non ci sono state – ha quindi illustrato tutti i numerosi motivi per i quali i cittadini italiani dovrebbero votare “no” alla riforma costituzionale renziana e quella della “clausola di supremazia” è soltanto uno. Ci sono poi la riduzione del costo della politica di soli 50 milioni di euro a fronte di maggiori esborsi determinate dall’introduzione della nuova legge elettorale, fino al pasticcio di un Senato di nominati. Tra i problemi, secondo Salvini, c’è anche quello posto dall’articolo 117 che nella sua formulazione limita ulteriormente la sovranità nazionale, quindi del popolo, nei confronti dell’Europa dei burocrati e delle banche. Tra il pubblico anche il consigliere regionale Fabio Rainieri e il giovane sindaco di Fontevivo Tommaso Fiazza.

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