L’indisciplina batte l’Italrugby, vince Tonga (17-19) nel finale. Venditti: “Né fenomeni, né...

L’indisciplina batte l’Italrugby, vince Tonga (17-19) nel finale. Venditti: “Né fenomeni, né scarsi”

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Credit Agricole Cariparma Test Match 2016, Padova, Stadio Euganeo, 26-11-2016, Italia v Tonga. La meta di Lorenzo cittadini. Foto: Roberto Bregani / Fotosportit
La meta di Lorenzo Cittadini. Foto: Roberto Bregani / Fotosportit

Italia v Tonga (7-3) 17-19

Marcatori: p.t. 14’ mt. Cittadini tr. Canna (7-0), 33’ cp Takulua (7-3); s.t. 46’ cp Takulula (7-6), 52’ mt. Piutau tr. Takulua (7-13), 55’ mt. Allan tr. Allan (14-13), 72’ cp Takulula (14-16), 78’ cp Padovani (17-16), 79’ cp Takulua (17-19)

Italia: Padovani; Bisegni, Benvenuti T., McLean, Venditti; Canna (53’ Allan), Bronzini (53’ Gori); Van Schalkwyk, Favaro (cap), Minto (43’ Quaglio); Fuser, Geldenhuys (47’ Biagi); Cittadini (41’ Ferrari), Gega, Panico (48’ Minto) (70’ Steyn). All. O’Shea

Tonga: Halaifonua (62’ Vuna); Tu’itavake, Piutau (cap), Fosita, Vainikolo F.; Hala, Takulua; Koloamatangi (21’ Mapapalangi), Ram, Faleafa; Tu’ineau, Mafi; Halanukonuka (53’ Fa’Anunu), Ngauamo (62’ Taione), Mailau (53’ Puafisi). All. Kefu

Arbitro: Lacey (Irlanda)

Guardialinee: Ruiz (Francia), Brace (Irlanda)

TMO: Mason (Galles)

Cartellini: 24’ giallo Mapapalangi, 40’ giallo Panico, 72′ giallo Allan

Calciatori: Takulua 5/6, Canna 1/1, Allan 1/1, Padovani 1/1

Crédit Agricole Cariparma Man of the Match: McLean

 

Italia bella a tratti, stanca per buona parte della gara, vittima dell’indisciplina e della sfortuna. Così la gara che doveva segnare un altro importante passo avanti nel ranking dopo la straordinaria vittoria sul Sudafrica a Firenze, si è trasformata in una cocente sconfitta subita su un piazzato all’ultimo secondo dopo aver visto sfumare almeno un paio di mete, più una annullata giustamente per un piede sulla linea alla Zebra Giulio Bisegni.

A Padova nell’ultimo dei Crédit Agricole Cariparma Test Match di novembre la nazionale delle Tonga vince quindi di misura 17-19 contro l’italrugby grazie ad un calcio piazzato realizzato allo scadere. Dopo un primo tempo chiuso in vantaggio sul 7-3 con molte occasioni da meta create, gli azzurri non sono riusciti a ripetere la buona  prestazione tenuta nel primo tempo, soffrendo gli alti ritmi di gioco tongani. Non bastano la meta di Allan e i punti al piede di Padovani; il calcio all’80’ del mediano di mischia ospite Sonatane Takulua segna il sorpasso finale delle Tonga su un’Italia che per larghi tratti dell’incontro aveva condotto il match in campo e nel punteggio.

L’Italia parte subito forte, ma al 2′ è Sonatane Takulua che non riesce a portare in avanti Tonga: il calcio di punizione del mediano di mischia ospite si spegne alla destra del palo. L’Italrugby con un calcio sui 22 si riporta nella metà campo avversaria. Tonga recupera e muove subito il pallone alla mano nella metà campo azzurra, ottimo placcaggio di McLean che non riesce a recuperare il pallone. Sugli sviluppi dell’azione successiva ospite un’ottima difesa italiana recupera l’ovale e si riporta in attacco nella metà campo ospite.

Credit Agricole Cariparma Test Match 2016, Padova, Stadio Euganeo, 26-11-2016, Italia v Tonga. Una Carica Di Sami Panico. Foto: Roberto Bregani / Fotosportit
Una carica di Sami Panico. Foto: Roberto Bregani / Fotosportit

Al 14 è l’Italrugby ad andare in vantaggio: Lorenzo Cittadini è bravo a ripartire sull’out di sinistra su una giocata azzurra da rimessa laterale in attacco e a schiacciare in meta per il vantaggio italiano. Carlo Canna non sbaglia nella trasformazione e porta subito a più 7 nel punteggio l’Italrugby.

Sul finire del primo quarto di gara è l’Italia ad andare ripetutamente vicino alla seconda marcatura ma senza riuscirci: al 18’ su un’accelerazione palla in mano di Giorgio Bronzini il numero otto Andries Van Schalkwyk non riesce a controllare l’ovale sul passaggio in corsa del mediano di mischia azzurro. Tonga si salva ancora con una mischia a cinque metri concessa dall’arbitro Lacey.

E’ un’Italia bella, che piace. Al 25’ l’arbitro Lacey – fiscale ma ottima la sua prestazione – comanda un calcio di punizione per gli azzurri e infligge un cartellino giallo contro il neo entrato Valentino Mapapalangi per un placcaggio pericoloso. L’Italia si spinge ancora pericolosamente in avanti, ma le offensive azzurre si arrestano sul calcio libero fischiato per fallo in attacco. Tonga si salva ancora e libera. Al 32′ Tonga trova i primi tre punti dell’incontro: il numero nove Sonatane Takulua questa volta non sbaglia e trova la via dei pali dai trenta metri. A poco meno di dieci minuti dal termine il tabellone dell’Euganeo vede l’Italrugby in vantaggio per 7-3.

Negli ultimi cinque minuti di gara sono gli isolani ad andare vicino alla segnatura, ma la difesa dell’italrugby riesce a tenere e a chiudere il primo tempo in vantaggio. Prima del fischio finale l’Italia rimane in quattordici negli ultimi istanti del primo tempo per un cartellino giallo inflitto contro Sami Panico per un placcaggio alto ai danni di un avversario. Panico – in forza al Calvisano, ma spesso permit delle Zebre Rugby – esce portando sul volto la maschera del dispiacere per aver lasciato i compagni in inferiorità. La prima frazione di gioco si conclude con gli azzurri in vantaggio 7-3.

I primi punti del secondo tempo sono di marca tongana: il calcio piazzato realizzato dal numero nove Takulua consentono a Tonga di portarsi ad una sola lunghezza di svantaggio dagli azzurri di O’Shea. Al 52′ le Tonga marcano con il secondo centro e capitano Siale Piutau che si infila nella difesa azzurra sorpresa dopo un’apertura alla mano della linea veloce ospite. Takulua centra i pali ed aggiunge altri due punti al tabellino, portando avanti la nazionale tongana 7-13.

Il vantaggio ospite dura però appena tre minuti. Al 55′ arriva subito la reazione azzurra: il neo entrato Tommaso Allan servito con uno splendido calcetto dal primo centro Luke Mclean trova la meta che riporta l’Italrugby in vantaggio facendo esplodere l’Euganeo. La stessa apertura azzurra trasforma la marcatura e riporta l’italia avanti sul 14-13.

L’Italia non si ferma e al 60’ va vicinissima alla meta con Bisegni, che schiaccia il pallone in meta a pochi centimetri dalla linea di touche sul lato destro del campo. L’arbitro Lacey consulta  il TMO che decide di non assegnare la meta per un piede messo fuori dal tre quarti azzurro sul recupero disperato di un avversario. Un centimetro appena e l’ottima trasformazione sfuma. Parte centrale del secondo tempo segnata da numerosi errori di handling da parte di entrambe le squadre; al 70’ il punteggio vede l’Italia avanti di un solo punto 14-13 all’Euganeo di Padova.

A meno di dieci minuti dal termine sono gli ospiti a tornare avanti: Tonga sfrutta il calcio a favore concesso dall’arbitro Lacey e centra i pali con Takulua. Il mediano di mischia tongano porta così gli ospiti in vantaggio 14-16. Ma per gli uomini di O’Shea adesso piove sul bagnato: per un fallo a pochi metri dalla linea di meta azzurra, infatti, arriva il giallo per Allan che finisce così anzitempo la gara. Ma pur in inferiorità numerica l’Italia trova la forza di entrare nei ventidue avversari e guadagnare il calcio, che trasformato dalla Zebra Edoardo Padovani – buona la sua prestazione, dopo essere stato l’mpv contro il Sudafrica – vale il  provvisorio 17-16.

Sul ribaltamento di fronte però, il rischio grosso è quello di concedere un fallo agli avversari che avanzano con la forza della disperazione. Ed è ciò che accade quando il cronometro ha già superato l’80’: Sonatane Takulua su calcio piazzato centra i pali e porta i suoi sul 19 a 17 finale.

GIAMBA VENDITTI: “PUNITI DALL’INDISCIPLINA”

Il tre quarti ala delle Zebre Rugby, Giovambattista Venditti, a fine gara è deluso come tutto il resto degli azzurri ed offre una lettura lucida di quanto accaduto sul campo. La sua, per inciso, è stata una buona prestazione.

Con due gialli e i tanti calci che abbiamo concesso abbiamo peccato proprio sulla disciplina. Tinga ha fatto una gran partita, ha sfruttato tutto quello che gli abbiamo lasciato. Settimana scorsa non eravamo fenomeni, oggi non siamo così scarsi. Il nostro è un progetto lungo, quello che abbiamo potuto cambiare velocemente lo abbiamo cambiato quello per cui ci vuole più tempo ci metteremo più tempo, ma siamo tutti sicuri delle potenzialità del gruppo e della nuova strada che abbiamo intrapreso“.

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Volti scuri in sala stampa. La prima domanda a Conor O’ Shea è inevitabilmente sulla decisione di non mettere tra i pali due occasioni da calcio piazzato che a molti, dalla tribuna, erano sembrate alla portata dei  calciatori azzurri. Il “ct” azzurro si è assunto le responsabilità della scelta: “Ho detto io a Simone (Favaro, il capitano ndr) di andare in touche per puntare alla meta. Ma a fine partita è fin troppo facile guardare agli errori fatti ed esprimere giudizi”.  

Di certo – ha aggiunto – questo è stato uno di quei giorni che impari a non voler rivivere. Lo ricorderemo anche di più della giornata trionfale con il Sud Africa”.

Ed ancora: “Non abbiamo perso la partita sul piano fisico. Ci sono state tante buone prestazioni individuali e piccoli errori che ci sono costati la vittoria. Ma il nostro piano di gioco è buono e sarà valido anche per il futuro. Non vedo l’ora di vederci all’opera con il Galles nel prossimo 6 Nazioni”.

Telegrafico Simone Favaro, capitano di giornata, interrogato sull’ultimo fallo, quello che, di fatto, è costato agli Azzurri la partita: “Sinceramente non ho capito. L’arbitro ha dichiarato che non ho mollato la palla. In realtà un tongano mi ha pulito e portato via”.

In chiusura ancora O’ Shea: “Questo è un gruppo di persone speciali. Siamo all’inizio di un viaggio che sarà lungo e difficile, ma siamo determinati a percorrerlo e a raggiungere gli obbiettivi che ci siamo prefissati“.

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