A November Porc la protesta di Casa Pond: “Pronti a sacrificare la...

A November Porc la protesta di Casa Pond: “Pronti a sacrificare la nostra libertà”

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Fuoriprogramma al November Porc di Zibello, in una domenica affollata di visitatori. Protagonisti gli attivisti di Casa Pound che protestano contro il centro di accoglienza attivato a Polesine Zibello per ospitare i richiedenti asilo. Dalle finestre di una palazzina in pieno centro sono apparsi due striscioni inequivocabili: “Prima gli italiani” e “Basta immigrazione ferma il business”. Gli attivisti hanno inoltre effettuato un presidio nella zona sottostante per protestare appunto contro il centro di accoglienza.

“Dopo aver visto i nostri striscioni all’interno del comune di Polesine Zibello – afferma in una nota Luca Furlotti, responsabile provinciale di CasaPound – diversi cittadini ci hanno contattato privatamente non solo per esprimere gratitudine per la nostra iniziativa, ma invitandoci a proseguire con la protesta: per questo hanno messo a disposizione le loro case che si affacciavano sull’importante manifestazione enogastronomica per permetterci di avere maggiore visibilità”.

“Di fronte alla voglia di contrastare il business dell’accoglienza e il fenomeno dell’immigrazione incontrollata dei cittadini – continua Furlotti – CasaPound non poteva certo lasciarli soli, così abbiamo deciso di combattere insieme a loro presidiando nel Comune e facendo sentire la voce di tutti”.

“Di certo la nostra battaglia non si concluderà con questo presidio – conclude Furlotti – ma siamo pronti alle barricate e anche a sacrificare la nostra libertà personale, se necessario, pur di difendere il nostro popolo”.

Parole pesantissime che arrivano in un momento in cui nella Bassa c’è fermento e malumore per l’arrivo degli stranieri in una casa privata trasformata in centro di accoglienza.

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