Via Po, presidio lavoratori Tim sul piede di guerra

Via Po, presidio lavoratori Tim sul piede di guerra

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Lavoratori Tim sul piede di guerra anche a Parma, dopo che l’azienda ha disdetto l’applicazione del contratto integrativo aziendale a partire dal 31 gennaio 2017. Oggi a Parma i lavoratori, nonostante la pioggia, si sono riuniti in uno di quei presidi a sorpresa che si stanno attuando un po’ in tutta l’Italia, promossi dai sindacati di base, per contestare l’azienda ed aprire una vera e propria vertenza. Il presidio, verso le 16, ha interessato la sede di via Po. Al gruppo parmigiano si sono uniti anche le rappresentanze dei colleghi arrivati da Piacenza, Modena e Reggio Emilia.

Dal 1 febbraio i dipendenti Tim – lamentano i lavoratori – resteranno senza contratto di secondo livello mantenendo solo quanto previsto dal contratto nazionale telecomunicazioni. Di fatto una pesante penalizzazione, contro la quale i sindacati confederali hanno indetto uno sciopero nazionale per il 13 dicembre. Ma secondo i lavoratori non basta: “Non stanno costruendo una vertenza vera”, dicono.

I dipendenti in tutt’Italia stanno quindi aderendo a scioperi dei sindacati di base o organizzando presidi a sorpresa davanti a sedi aziendali per dimostrare la loro intenzione di aprire una vertenza conflittuale. Giovedi scorso a Napoli si è avuta una grossa adesione con manifestazione sotto la sede AgCom. Oggi è toccato a Parma, ma la protesta continua.

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