Ponte Verdi, manca ancora il milione promesso dalla Regione

Ponte Verdi, manca ancora il milione promesso dalla Regione

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Il Ponte Verdi che collega il Parmense a Cremona è sempre più a rischio. Lo confermano i tecnici della Provincia di Parma al termine di un sopralluogo alla struttura che evidenzia ancora una volta la precarietà della struttura.

“Purtroppo le notizie non sono buone – conferma infatti il delegato alla Viabilità della Provincia di Parma, Gianpaolo Serpagli –. I tecnici specializzati incaricati del monitoraggio ci hanno evidenziato che occorre intervenire rapidamente per invertire la tendenza al degrado strutturale del ponte, in particolare agendo sulle travi. Il progetto di intervento, come sempre, è suddiviso tra le Province di Parma e di Cremona: l’intervento strutturale è in capo alla Provincia di Parma, gli interventi sul piano viario, l’asfaltatura, la regimazione delle acque, i guard rail, ecc., sono in capo alla Provincia di Cremona. Questa ha avviato per tempo la sua parte di lavori, avendo la disponibilità finanziaria dalla Regione Lombardia”.

Il ritardo non è quindi responsabilità dei lombardi, bensì dei parmigiani. Anzi, dei bolognesi. “Gli interventi della Provincia di Parma erano previsti per il 2016, e siamo pronti a partire con gli appalti l’anno prossimo – conferma Serpagli – ma dobbiamo aspettare il finanziamento dalla Regione Emilia Romagna, visto che il milione di euro già promesso e confermato arriverà nel 2017. Questo finanziamento servirà a sistemare le travi di cemento armato. Non escludo nel frattempo ulteriori interventi di puntellamento, oltre a quelli già realizzati, sempre con lavori di somma urgenza. Possiamo dire comunque che finora la soluzione temporanea, adottata per mettere in sicurezza il ponte, ha funzionato”.

Ma i Comuni di Roccabianca e di San Daniele Po da tempo chiedono interventi con lettere inviate a tutti i livelli e non sono mancati neppure interventi parlamentari. Persino “Capitan Ventosa” di Striscia la Notizia è “atterrato” sul Ponte per cercare le magagne. Il timore è che l’indispensabile ponte che collega le due sponde del Po, già a senso unico alternato regolato da semaforo, magari a causa delle condizioni meteo invernali possa essere chiuso del tutto con gravi conseguenze per i tantissimi pendolari costretti a percorrerlo ogni giorno.

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