Maceratese – Parma, un pareggio che annoia. L’analisi di Apolloni e Giorgino...

Maceratese – Parma, un pareggio che annoia. L’analisi di Apolloni e Giorgino (video)

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MACERATESE vs PARMA 0-0

MACERATESE (4-3-3): Forte; Ventola (90′ Broli), Gattari, Perna, Marchetti; Malaccari, Mestre (73′ Franchini), De Grazia; Palmieri (73′ Allegretti), Colombi, Petrilli. A disposizione: Moscatelli, Gremizzi, Bondioli, Quadri, Turchetta, Cantarini, Massei, Bangoura. Allenatore: Giunti.

PARMA (3-5-2): Zommers; Canini, Lucarelli, Saporetti; Mazzocchi (57′ Baraye), Corapi, Giorgino, Scavone, Nunzella; Nocciolini (83′ Evacuo), Calaiò. A disposizione: Coric, Fall, Benassi, Miglietta, Melandri, Guazzo, Ricci, Simonetti, Messina. Allenatore: Apolloni.

Arbitro: Manuel Volpi di Arezzo

Assistenti: Lorenzo Li Volsi di Firenze e Alessio Berti di Prato

Note: ammoniti 7’pt Giorgino, 28’pt Malaccari, 32’pt Petrilli, 35’pt Mestre, 40’pt Saporetti, 43’pt Canini, 15’st Calaiò

 

Il Parma ci prova, ma non troppo. La Maceratese, nonostante evidenti problemi in campo e fuori, non si intimorisce e non concede troppi spazi. Il testa coda di questa giornata finisce così 0 a 0. Una brutta partita in cui il Parma perde l’occasione di conquistare la vetta in solitaria, approfittando del pareggio del Bassano e della sconfitta inattesa della Reggiana. E non basta recriminare per il gol annullato a Calaiò sul filo del fuorigioco. La realtà è che il Parma non è cresciuto e non ha continuità.

Federico Giunti, ex compagno di Luigi Apolloni nelle fila del Parma, mette in campo una formazione per niente timorosa, con il 4-3-3, costruisce una rete che imbriglia i crociati, concedendo loro pochi spazi.

Apolloni sceglie Benassi al posto di Coly influenzato al fianco di Canini e Lucarelli davanti a Zommers, ma il giocatore ha un risentimento del suo infortunio durante il riscaldamento e lascia il posto a Saporetti. Giorgino è il playmaker del centrocampo con Ciccio Corapi che continua a macinare metri. Completano il reparto Scavone e, sulle fasce, Nunzella e Mazzocchi. Davanti la coppia è Calaiò-Nunzella.

I crociati ci provano da subito a dettare i tempi del gioco, e la 4′ è Canini a lanciare lungo per Nocciolini che calcia di controbalzo e il pallone è di poco alto. Al 9′ Giorgino rimedia subito un giallo, strattonando a centrocampo – senza alcuna necessità – Colombi e l’arbitro concede la punizione che Petrilli batte da 30 metri, chiamando Zommers alla deviazione in angolo. Subito dopo Scavone riceve un colpo al volto e rimane a bordo campo per diversi minuti, lasciando i compagni in inferiorità numerica. La Maceratese cerca di approfittarne e mette sotto pressione la retroguardia gialloblu, senza tuttavia aver mai occasione di incidere. Tutto si esaurisce in qualche corner.

Gli ospiti si fanno vedere al 22′, quando Scavone innesca Nocciolini che dal limite sfiora l’incrocio dei pali.La Maceratese però c’è e reagisce. Al 28′ Marchetti e Calaiò non se le mandano a dire, ma si prosegue. I padroni di casa approfittano poi di un errato rinvio di Zommers, con Petrilli che serve Palmieri sul cui tiro di immola Saporetti. Al 31′ è Ventola ad accentrarsi e a cercare la botta di destro, ma il tiro non è insidioso e Zommers blocca facile.

Al 33′ l’episodio che aveva esaltato il tifo gialloblu: cross in area su punizione di Corapi, Calaiò si avventa di testa è mette a segno. Ma l’arbitro aveva già fischiato la posizione di fuorigioco del bomber giallobu. Attorno al 40′ il Parma si fa vedere ancora una volta dalle parti di Forte, con Mazzocchi che mette dentro un pallone sul quale di avventa Gattari per liberare ma finisce in realtà per ingannare quasi il proprio portiere.

Per il primo tempo è tutto qui. Il Parma ha fatto un po’ di movimento, ci ha provato ma senza la giusta convinzione. Tanto che in campo non si è notata troppo la differenza dei valori. E non è la prima volta che accade in questa stagione. Al riposo si va sullo 0-0. E con qualche cartellino di troppo già rimediato, con il rischio di condizionare il resto della gara (ammoniti 2 dei 3 difensori).

Nella ripresa il tema della gara non cambio poi tanto. Il Parma cerca di concretizzare, la Maceratese disturba con il pressing. Bisogna attendere il 5′ per vedere ancora Nocciolini calciare in acrobazia servito dalla sponda di Mazzocchi servito da Scavone. Il Parma cerca di stringere i tempi, ma in campo non succede granché d’interessante. Tanti cross, qualche corner e conclusioni che non impensieriscono i padroni di casa.

Apolloni prova a dare più dinamicità sulla fascia, mandando in campo Baraye al posto di Mazzocchi. Ma il risultato non cambia. Baraye è in una posizione troppo avanzata e spesso si trova spalle alla porta e senza soluzioni. Le squadre si allungano e non trovano più trame in grado di impensierire la difesa avversaria. Tanto che bisogna attendere il 25′ per vedere un tiro ed è del difensore Saporetti: botta dalla lunghissima distanza, con il pallone che finisce altissimo. Altro sussulto al 75′ con Corapi che mette in mezzo, ma la difesa ospite chiude in corner prima che qualcuno possa intervenire. All’83’ Apolloni manda in campo anche Evacuo forse per cercare di dare più esperienza e peso all’attacco, ma non succede niente. Davvero niente.

Anzi, no. Succede che all’ultimo respiro è la Maceratese ad avere in sussulto con Allegretti che in pieno recupero effettua un lancio in avanti che in realtà rischia di diventare un tiro e di sorprendere Zommers un po’ fuori dai pali. Il pallone batte sul lato superiore della traversa e finisce fuori.

Per l’arbitro può bastare così, squadre sotto la doccia. Finisce 0 a 0, sfuma il primo posto e sul taccuino restano ancora troppe cose da rivedere in settimana. Maceratese brava nel compitino della serata, ovvero cercare di imbrigliare gli uomini di Apolloni in lunghe guerre di trincea sulla fascia centrale del campo. Parma che non ha sufficienti soluzioni offensive e, soprattutto, non ha ancora né il piglio, né il passo della prima classe.

SALA STAMPA

Se il Parma non ha vinto, secondo mister Luigi Apolloni, è soprattutto merito della Maceratese che si è chiusa bene, badando prima di tutto a non prenderle.

“Non so se gli altri risultati possano averci condizionato – ha subito esordito Apolloni – . Oggi ci è mancato il guizzo e la giusta determinazione nello sfruttare le occasioni. Abbiamo avuto poca lucidità. Abbiamo fatto poco. La Maceratese è stata abile nel chiuderci tutti gli spazi. Noi non siamo stati bravi a vincere tutti i duelli. In alcuni momenti abbiamo anche manovrato bene, ma nei duelli siamo venuti meno. Non siamo stati bravi nei passaggi e nei cross. Non c’è stata quella decisione che serve per far gol. Non posso dare un giudizio sul gol annullato. Ero distante. Al di là di questo episodio, a me interessa la gara. Abbiamo fatto bene a livello di manovra, ma la Maceratese si è chiusa e non abbiamo vinto i duelli individuali. Non ho fatto il terzo cambio, perchè il terzino loro era bloccato. Così ho spostato Baraye. Speravo che Yves riuscisse a vincere i duelli, ma purtroppo non ci è riuscito, anche perché il campo non era nelle migliori condizioni. Ci è mancata la velocità di esecuzione. Quando affrontiamo squadre così chiuse, sta a noi cercare di trovare gli spazi attraverso i movimenti. Mi aspettavo un cambio di modulo, come è accaduto, da parte della Maceratese, perché il loro direttore sportivo in settimana si era lamentato per i troppi gol subiti. I marchigiani con la Feralpi avevano espresso un ottimo gioco, mentre oggi hanno badato soprattutto a difendersi, cercando di creare qualche opportunità in contropiede. Benassi – ha concluso poi il tecnico spiegando il forfait del difensore – ha avvertito un problema nel punto in cui aveva subito un infortunio nelle scorse settimane. Ho preferito non rischiarlo, perché mi sarei giocato un cambio”.

Per Davide Giorgino che ormai ha in mano le chiavi del centrocampo crociato, a Macerata non è andata poi così male.

“La Maceratese ha deciso di attuare una tattica difensiva, aspettandoci nella loro metà campo e cercando di chiuderci le linee di passaggio. Sono stati bravi e attenti. Non ci hanno permesso di crossare e di entrare al limite dell’area tramite il gioco. In campo ci sono anche gli avversari. Quando si incontra una squadra come la Maceratese, non è facile”, ha commentato a caldo Davide Giorgino, provando a trasformare in merito degli avversari anche qualche demerito dei corciati.

“La Maceratese veniva da un momento complicato, voleva prendere il massimo da questa partita – ha proseguito Giorgino -. Non penso ci sia stato un atteggiamento sbagliato da parte nostra. Abbiamo avuto sempre il pallino del gioco. Siamo stati spesso nella loro metà campo. E’ chiaro che le giocate possono venire o meno, ma l’atteggiamento è stato quello giusto. Semplicemente non siamo riusciti a concretizzare quanto siamo riusciti a creare. Abbiamo creato poco in area, sia per meriti degli avversari che per demeriti nostri. La Maceratese ha fatto una partita di sacrificio. In quelle rare occasioni in cui loro hanno provato a portarsi in avanti, noi ci siamo resi pericolosi in contropiede con Nocciolini – continua Giorgino -. Abbiamo sbagliato l’ultimo passaggio, la giocata finale, ma abbiamo messo in difficoltà la Maceratese. Forse più nel primo che nel secondo tempo. L’ammonizione che ho ricevuto nel primo tempo non mi ha condizionato. Ne ho giocate tante di partite. Non è un cartellino a influenzarmi. Voi vedete meglio, giudicate. A noi non resta che accettare le vostre critiche e i vostri complimenti. Non so cosa avete visto, ma io non sono mai stato in difficoltà. Nello spogliatoio c’è grosso rammarico, perché volevamo mettere la testa là davanti, in vetta. Non dimentichiamoci, però, che questa squadra veniva da quattro successi di fila e che la Maceratese, nel corso del campionato, era rimasta imbattuta con squadre importanti. E’ normale che ci si aspettava che il Parma venisse a vincere a Macerata. A volte, però, non accade quanto si vuole ed è nelle intenzioni. E’ il calcio. I primi a essere amareggiati siamo noi, soprattutto alla luce dei risultati di ieri e oggi – conclude il centrocampista del Parma -. Da martedì lavoreremo per il Padova. Siamo una squadra composta da giocatori esperti. Non credo che possiamo aver avuto un blocco mentale. Un blocco mentale lo può avere una squadra di ragazzini. Questa sera non siamo riusciti a trovare il guizzo, ma ormai non possiamo farci più niente”.

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