Frode fiscale, arresti a Firenze e perquisizione in via Spezia a Parma

Frode fiscale, arresti a Firenze e perquisizione in via Spezia a Parma

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Guardia di Finanza in via Spezia a Parma per perquisire la sede di un’azienda, nell’ambito dell’inchiesta che a Firenze ha portato oggi all’operazione “Rosa dei Venti”. Quattro le persone arrestate, 15 quelle indagate a piede libero. I militari delle Fiamme Gialle di Pontassieve hanno portato alla luce quella che secondo l’accusa è un’associazione per delinquere finalizzata alla frode fiscale (ben 107 milioni di euro), bancarotta, emissione di false fatture, evasione dell’Iva per 20 milioni, mancato versamento dei contributi previdenziali e assistenziali dei dipendenti. Tra le 17 perquisizioni effettuate dalle fiamme gialle, anche quella nell’azienda di Parma riconducibile ad una delle persone coinvolte nell’inchiesta. Sequestrati beni per oltre 18 milioni di euro, tra cui il famoso ristorante Donnini di Firenze.

Agli arresti sono finiti Tullio Rettino, 62 anni, di origine napoletana ma residente a Firenze, secondo l’accusa ideatore e organizzatore della truffa allo Stato, insieme al commercialista Luca Porta di 39, anche lui napoletano e residente a Casoria. In carcere pure Luigi Esposito, 52 anni, di Casoria, mentre un 59enne è ricercato perché attualmente all’estero. Tutto è partito da un normale accertamento in una cooperativa di Figline Valdarno, dalla quale si è risaliti poi alla Global Service Group di Firenze, con uffici operativi a Roma, Milano e Mogliano Veneto. Nel sottobosco di quest’ultima, decine di piccole società: Maestrale, Libeccio, Grecale, Scotta, Bitta ed altre. Tutti termini che hanno a che fare con il mare e Tullio Rettino è appassionato di vela.

Il sistema utilizzato era relativa semplice: attraverso prezzi stracciati, la società si aggiudicava lavori di pulizia e facchinaggio che poi subappaltava a una quarantina di queste piccole aziende amministrate da prestanome, le quali venivano chiuse o messe in liquidazione dopo un paio d’anni di attività durante i quali non avevano pagato nulla.

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