Referendum, nasce comitato del “Sì” a guida Negri-Romanini

Referendum, nasce comitato del “Sì” a guida Negri-Romanini

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Parma è spaccatta come il resto d’Italia. C’è chi grisa “si” e chi “no”. Ognuno con le sue ragioni e suoi torti. In gioco c’è la Carta Costituzionale e la direzione futura del Paese. Per far sentire un po’ di più la voce del “si”, è nato a Parma un nuovo manifesto al quale hanno già aderito diversi esponenti della sinistra storica della città e della provincia.

Siamo persone di Parma e provincia che hanno come riferimento, da sempre, i valori e la cultura della sinistra democratica e riformista. Sosteniamo le ragioni del SI al referendum Costituzionale del 4 dicembre avendo a cuore il futuro del nostro Paese e la qualità della nostra democrazia“.

Inizia così l’appello al voto che già oltre 55 esponenti della sinistra parmigiana e parmense hanno sottoscritto e che è stato presentato nella sede del Circolo Pd di via Montanara e che resta aperto ad ulteriori adesioni. Tra gli aderenti, il deputato Pd Giuseppe Romanini e l’avvocato Giuseppe Negri.

Ma ci sono anche i nomi di tanti sindaci del parmense: Nicola Bernardi di Sissa-Trecasali, Luigi Buriola di Montechiarugolo, Elisa Leoni di Felino, Andrea Massari di Fidenza, Diego Rossi di Borgotaro, Aldo Spina di Sala Baganza, Francesco Trivelloni di Fontanellato. E ancora Luigi Aramini di Varsi, Stefano Bovis di Langhirano, Ferdinando Cigala di Sala Baganza, Gualtiero Ghirardi di Tizzano Val Parma ed altri. Hanno inoltre sottoscritto il documento l’ex deputata Pd Carmen Motta e il consigliere regionale Massimo Iotti.

Il Comitato Sinistra per il SI” – ha dichiarato Negri, promotore del Comitato insieme a Giuseppe Romanini, Michele Vanolli, Franco Torreggiani e Stefano Bovis – “nasce dalla volontà di caratterizzare, in questa importante campagna referendaria per la modernizzazione del sistema istituzionale del nostro Paese, il contributo determinante che persone che da sempre si riconoscono nella storia e nei valori della sinistra hanno dato alla stesura della riforma e al suo miglioramento nelle sedi parlamentari”.

La modifica costituzionale nasce nel solco dei programmi del centrosinistra dal 1996 in avanti” – ha spiegato  Giuseppe Romanini illustrando il testo dell’appello – “essaraggiunge l’obiettivo di dare più forza al Parlamento, qualificare l’azione del Governo, definire meglio il ruolo delle Regioni e degli enti locali, migliorare tempi e processi decisionali superando innanzitutto il bicameralismo paritario, dare più voce ai cittadini con tempi certi per le leggi d’iniziativa popolare e quorum ridotti per i referendum”.

“Il referendum del 4 dicembre è un’opportunità concreta per rinnovare il nostro sistema istituzionale” – ha concluso Romanini – “un’occasione unica che non può essere persa, per il bene dell’Italia e della nostra democrazia”.

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