Cattaneo con Forza Italia Parma per il “no” al referendum

Cattaneo con Forza Italia Parma per il “no” al referendum

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img-20161022-wa0005-1Forza Italia torna a ribadire il suo fermo “no” al referendum costituzionale del 4 dicembre per bocciare una legge che il partito ritiene scritta male che partorirà solo nuove complicazioni. A spiegare le ragioni del “no” sono stati gli stessi rappresentanti di Forza Italia – Lupo Barral, presidente del comitato per il no “Parma per l’Italia”, Francesca Gambarini, capogruppo in consiglio comunale a Fidenza, Paolo Buzzi, capogruppo al Comune di Parma, Nicolas Brigati, coordinatore provinciale di Forza Italia Giovani, insieme a Jacopo Rosa e Luca Ziveri, coordinatori FI Giovani rispettivamente di Parma e della Pedemontana – nel corso di un incontro al quale ha preso parte anche Alessandro Cattaneo, responsabile nazionale Formazione del partito fondato da Silvio Berlusconi.

“Il nostro è un No propositivo perchè vogliamo una riforma seria e che renda davvero l’Italia più moderna ed efficiente. Bocciamo questa legge scritta male, poco chiara e complicherà ancora di più le cose per poi metterci subito al lavoro per una riforma migliore. Questa legge ha l’unico scopo di eliminare la democrazia dato che il Senato rimarrà ma sarà composto non più da eletti ma da nominati dai partiti. E, ancor peggio, il combinato di riforma e Italicum darà un potere enorme al premier, che sarò letteralmente uomo solo al comando”, sottolineano all’unisono i vertici di Forza Italia.

Sono poi stati illustrati altri motivi per cui votare no: “Non è vero che si riducono i costi perchè il Senato rimane con tutte le sue spese di funzionamento ma solo in una forma diversa e si rende il procedimento legislativo estremamente più complicato. Non è possibile neppure che a cambiare le regole del gioco a colpi di maggioranza sia un Parlamento eletto attraverso una legge dichiarata incostituzionale. Le regole del gioco vanno cambiate insieme. Riflettiamo bene: basta il fatto che la Merkel e Obama dicano di votare sì per convincerci a votare no. Se loro si sono espressi in questo modo, vuol dire che questa legge va incontro a interessi che stanno fuori dall’Italia”. Infine una sottolineatura importante: “Ricordiamo a tutti di andare a votare e votare no il 4 dicembre. Questo referendum non ha il quorum, quindi è fondamentale andare a votare. L’astensionismo favorisce il sì”.

 

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