Amministrative 2017: il Movimento 5 Stelle scende in campo

Amministrative 2017: il Movimento 5 Stelle scende in campo

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Gli “Amici di Beppe Grillo” esultano per l’uscita di Federico Pizzarotti e dei suoi fedelissimi ed annunciano che il Movimento 5 Stelle prenderà parte alle elezioni amministrative 2017. Sarà ancora in campo ed è in cerca di candidati.

Dopo due anni di battaglie, che ci hanno alla fine visti vincitori, esortiamo i cittadini ad unirsi a noi come gruppo di cittadini attivisti del Movimento 5 Stelle che vogliono lavorare per il bene comune – si legge in calce a una nota degli Amici di Beppe Grillo -. Vogliamo migliorarci, ed accogliere i suggerimenti dei cittadini che si ispirano a questo nostro grande MoVimento. Per questo annunciamo che ci presenteremo alle prossime elezioni amministrative, a tenere alta con orgoglio e con onore la bandiera del MoVimento 5 Stelle, e chiediamo a tutti coloro che hanno voglia di metterci la faccia di contattarci, per costruire insieme il nostro futuro. Vedete altri seri candidati all’orizzonte per Parma? Noi no. Per noi siete voi i migliori candidati. Aiutiamoci a diventare artefici del nostro destino“.

Un appello in piena regola dopo l’ennesimo sfogo contro il sindaco Pizzarotti, rinnegato da tempo e oggi considerato “traditore” con il quale però il Movimento 5 Stelle non può non fare i conti. E la sfida ad EffettoParma è appena cominciata.

‘In effetti stando seduti in riva al fiume passa un sacco di gente #noleggiosalvagenti…’. Queste erano le parole del Sindaco Pizzarotti in uno dei suoi recenti sfottò verso il MoVimento 5 Stelle. Non potevano essere più profetiche… Sarebbe bello per noi Amici di Beppe Grillo di Parma dire oggi che finalmente vediamo passare Pizzarotti davanti a noi sulla riva del fiume, come avevamo predetto, ed offrirgli sarcasticamente il nostro salvagente. Oppure dire semplicemente: “hai visto che avevamo ragione noi?”, continua la nota degli “Amici” che comunque rassicurano: “non lo faremo, per rispetto ai nostri concittadini, presi in giro fin troppe volte in questi anni, e non lo faremo anche per onestà intellettuale, visto che nel 2012 eravamo noi per primi a chiedere ad amici e parenti di votare…”.

Le accuse alla gestione Pizzarotti non mancano e gli “Amici di Beppe Grillo” ne fanno una lunga cronistoria, recitando pure un mea culpa tardivo e ben finalizzato alle prossime elezioni.

La colpa della piega che hanno preso gli eventi va ricercata per prima dentro di noi, che ci eravamo fidati di colui che la nonna etichettava “bech ed fer”, come ha confessato in uno dei suoi best seller autobiografici – si legge infatti nella durissima nota degli “Amici” del comico genovese -. Bech ed fer, non c’è migliore definizione. Sua nonna lo conosceva bene. Noi, all’epoca, non ancora. Ma in seguito abbiamo capito che Pizzarotti rappresentava la continuità col passato, a cominciare dal pagamento con strozzinaggio ed usura nei confronti dei cittadini, dei debiti contratti dai precedenti amministratori con le banche, molto peggio che il commissario straordinario Ciclosi, passando poi da infinite colate di cemento e inchini davanti alla Grande Distribuzione Organizzata da fare invidia ad Ubaldi e Vignali! E che dire di un sindaco che, nel 2014, pur sapendo che il contratto per il servizio rifiuti con IREN (quella del cancrovalorizzatore, per intenderci) scadeva a fine anno, annunciava la “stretta collaborazione con IREN fino al 2016”? All’epoca non trovavamo le parole – continuano -. In seguito le abbiamo trovate, quando abbiamo scoperto che il servizio rifiuti da 38 milioni l’anno è stato affidato ad IREN dal 2015 ad oggi senza alcuna gara d’appalto e senza nemmeno un contratto scritto”.

Insomma, Pizzarotti ha tradito il Movimento 5 Stelle sostengono gli “Amici di Beppe Grillo”: “Traditore delle promesse elettorali, mai mantenute, giustificandosi col mantra “un conto è stare all’opposizione, un conto è governare”, tipico alibi dei vecchi politicanti della casta. Traditore dello spirito di cambiamento che tutta la città invocava nel 2012, traditore dei cittadini a cui ha promesso di discutere le proposte emerse nella giornata della democrazia, poi affossate, traditore del referendum quorum zero, inserito nello statuto ma vanificato con il vile insabbiamento di 5.000 firme di cittadini per otto mesi. Traditore degli amici, messi alla porta come Pallante (Decrescita Felice), Paoletti (fondatore dell’Arcipelago Scec), Napoleoni (esperta di speculazioni e ristrutturazione del debito), gli stessi Grillo e Casaleggio, sempre criticati, per finire coi consiglieri Nuzzo e Savani, gli unici consiglieri rimasti coerenti coi valori del MoVimento. Veri eroi di questa surreale situazione. E traditore, da ultimo, anche della stessa onestà, da quando si è messo a dire che ‘per governare bisogna sporcarsi le mani’. No caro mio, non è così. Le nostre mani sono e rimarranno pulite”.

Il gruppo molto legato ai consiglieri Mauro Nuzzo e Fabrizio Savani, già da tempo transitati per forza di cose nei banchi dell’opposizione, ripercorre ancora la storia: “a maggio del 2014 come conseguenza del maldestro tentativo di defenestrarci dal gruppo storico Parma In MoVimento, e considerate le inammissibili e reiterate esternazioni di Pizzarotti contro Grillo e contro il MoVimento, mai concordate con la base, ci siamo staccati dai suoi lacchè ed abbiamo costituito il MeetUp Amici di Beppe Grillo di Parma e provincia. Eh si, perché noi del M5S sappiamo riconoscere i traditori, che ci crediate o meno, noi abbiamo gli anticorpi. Mica come il PD che ha lasciato troppo spazio al simpatico sindaco di Firenze, il quale, una volta diventato segretario del suo partito col voto di cinesi e pakistani alle primarie farlocche, anziché rottamare la vecchia politica ha rottamato prima il PD e poi la democrazia. Eh no, noi i traditori li riconosciamo, e li isoliamo. Noi siamo onesti, e fra onesti ci si riconosce”.

Ma ora – lavati in pubblico i panni sporchi – bisogna guardare avanti e le amministrative incombono. Non sarà una passeggiata e i 5 Stelle lo sanno bene. Il rischio è la scomparsa dalle geografia politica parmigiana. Perché i treni non passano mai due volte. E perché se Pizzarotti scende in campo con una lista civica, i voti non li prenderà certo da un’altra parte.

Oggi siamo qui, insieme ai nostri concittadini, a cercare di ricostruire un’idea di democrazia dal basso, come dev’essere e cioè non certo quella che propaganda il sindaco abusivo che abbiamo al governo della città – dicono gli Amici di Beppe Grillo -. Se uno vale uno, ed è così in una vera democrazia, anche Pizzarotti vale per uno solo, e sarà sempre più solo, statene certi. Ha cercato di formare una corrente per spezzare il MoVimento, come fece Renzi col PD, ma non c’è riuscito. Era solo uno spiffero. Abbiamo chiuso l’uscio, e lo spiffero non c’è più. Non ci poteva riuscire perché il MoVimento 5 Stelle non è un partito, mettetevelo in testa! Il MoVimento 5 Stelle siete voi. Mettiamoci la faccia, e ricostruiamo dalle macerie questa nostra bella, amata città, cerchiamo tutti insieme di guarirla dalle ferite che l’hanno lacerata in questi anni”.

“In alto i cuori!” concludono gli “Amici di Beppe Grillo”. Ma quella che si sta preparando in vista delle elezioni è una battaglia in cui ci vuole soprattutto “fegato”!

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