Autostrade, il 19 ottobre lavoratori in presidio al casello di Parma

Autostrade, il 19 ottobre lavoratori in presidio al casello di Parma

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Lavoratori ABC, Pavimental e Spea della Liguria aderenti a Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil si ritroveranno mercoledì 19 ottobre allo svincolo Parma Centro dell’autostrada per manifestare contro la nuova legge sugli appalti e le concessionarie autostradali che continuano a licenziare il personale. L’appuntamento per tutti i lavoratori è pr le 9.30 nel parcheggio Roadhouse. La manifestazione rientra nell’ambito della mobilitazione nazionale decisa dai sindacati con conseguente sciopero di 8 ore.

La nuova legge sugli appalti pubblici sta creando un problema di tenuta occupazionale delle aziende concessionarie, che, nonostante gli utili in continua crescita, decidono di liberarsi delle professionalità pluridecennali dei propri dipendenti. Svuotare le aziende dando tutto in appalto è la politica industriale del tessuto aziendale delle autostrade italiane, con i rischi – sottolineano i sindacati di categoria – che ormai tutti conoscono del massimo ribasso, della schiavitù contrattuale e delle infiltrazioni malavitose.
Le concessionarie autostradali intendono utilizzare il biennio di transizione previsto dalla legge per licenziare progressivamente le maestranze e stanno adeguando in questo modo le loro strategie. Infatti, non affidano più direttamente molti lavori alle controllate per poter rientrare nei limiti della legge.
I sindacati unitari di categoria non intendono avallare questa lenta smobilitazione delle aziende strutturate.  Per questo hanno proclamato 8 ore di sciopero nazionale delle lavoratrici e dei lavoratori dipendenti di imprese che effettuano lavorazioni in house per conto delle società autostradali Itinera, Abc, Sicogen, Sea, Interstrade, Sina per il Gruppo Gavio, Pavimental e Spea per Atlantia, Serenissima Costruzioni per A4 Holding.
L’obiettivo è di persuadere il Governo a mantenere gli impegni presi sulle internalizzazioni, chiedendogli di escludere con il decreto correttivo le manutenzioni e le progettazioni dal conteggio del 20% in quanto funzioni essenziali per qualsiasi concessionaria di un bene pubblico. Chiedono inoltre alle imprese e alle concessionarie di fermare i licenziamenti e di predisporre piani industriali che salvaguardino l’occupazione nelle società controllate.

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