12 ottobre – Traiettorie, D’Orazio e Nuti alla Casa della Musica

12 ottobre – Traiettorie, D’Orazio e Nuti alla Casa della Musica

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Con Francesco D’Orazio e Giampaolo Nuti (violino e pianoforte), la rassegna internazionale di musica moderna e contemporanea Traiettorie 2016 mette in gioco la seconda serata per duo del suo cartellone, che ha già offerto un concerto per violoncello e pianoforte (Dillon-Torquati) e ne ha in programma anche uno per clarinetto e pianoforte (Framarin-Alberti) e uno per voce e violino (Montalvo-Kang).

Mercoledì 12 ottobre, nella Sala dei concerti della Casa della Musica a Parma, dalle 20.30, il duo affronta un programma molto particolare fra Italia e America in un dialogo a distanza che spesso è contrassegnato da reazioni alla propria tradizione culturale. Di Luciano Berio si ascolteranno i Due pezzi per violino e pianoforte del 1951, nati sotto l’influenza del melodismo di Dallapiccola; di Stefan Wolpe è stato scelto Form (1959) per pianoforte solo, un sorprendente pezzo che assembla il gusto per il frammento di Webern alla sovrana gestione espressiva di Bach, non senza polemiche verso il presente; Rhapsodic Musings per violino solo sintetizza alcune fra le migliori qualità di quel colosso che è stato Elliott Carter, spontaneità calcolata e giocoso razionalismo.

Oltre a Berio, D’Orazio e Nuti eseguiranno in duo tre brani di indirizzi completamente diversi fra loro: l’esplorazione di col ori basata sui dialoghi sottili fra i due strumenti di Four Nocturnes (Night Music II) di George Crumb del 1964, i soliloqui dissociati di Spring of Chosroes (1977) di Morton Feldman e il minimalismo classico del John Adams di Road Movies (1995). Troverà spazio anche una prima esecuzione assoluta scritta per D’Orazio, la ruvida Elegy di Curt Cacioppo, una delle quindici prime assolute offerte quest’anno dalla rassegna organizzata da Fondazione Prometeo.

Francesco D’Orazio, nato a Bari, ha vinto il XXIX Premio Abbiati ed è un violinista dagli interessi enciclopedici, dalla musica antica su strumenti originali (è violinista dell’ensemble L’Astrée di Torino) fino alla realtà contemporanea, nella quale ha eseguito pezzi scritti per lui da compositori come Ivan Fedele, Michele dall’Ongaro, Michael Nyman, Lorenzo Ferrero, Nicola Campogrande, Luis de Pablo, Luciano Berio. Suona il violino “Comte de Cabriac” di Giuseppe Guarneri costruito a Cremona nel 1711.

Giampaolo Nuti, fiorentino, è docente di pianoforte presso il Conservatorio “Boito” di Parma e si esibisce sia come solista sia con orchestra. Ha tenuto masterclass per varie associazioni e accademie italiane, oltre che per la Showa University di Tokyo e per la Escuela Nacional de Música di Città del Messico e ha collaborato con l’Accademia Chigiana di Siena come assistente di Yuri Ahronovitch. In ambito contemporaneo ha registrato con Francesco D’Orazio i lavori per violino e pianoforte di Šnitke e Berio.

La Biglietteria sarà aperta il giorno del concerto presso la Reception della Casa della Musica a partire dalle 19.30.

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