L’addio di Pizzarotti ai 5 Stelle, le reazioni

L’addio di Pizzarotti ai 5 Stelle, le reazioni

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PARTITO DEMOCRATICO: MA I CITTADINI HANNO VOTATO GRILLO

Nicola Dall'Olio“Ancora una volta Pizzarotti ha anteposto i suoi interessi personali a quelli di Parma: in questi giorni molti parmigiani sono preoccupati dall’infezione di legionella che ha colpito la città, ma per il sindaco vengono prima le diatribe con Grillo e soci che le preoccupazioni dei suoi cittadini”.

Il Partito democratico di Parma – con le parole del segretario provinciale Gianpaolo Serpagli, di quello cittadino Lorenzo Lavagetto e del capogruppo in consiglio comunale Nicola Dall’Olio – prende posizione sull’uscita dal M5S del sindaco. “Ci aspettavamo – sottolineano – risposte concrete sui tanti problemi ancora irrisolti della nostra città ma, come tutti i parmigiani, siamo costretti da mesi ad assistere a una telenovela infinita, dall’esito peraltro scontato, con l’ultima presa in giro del gruppo consiliare che sta con il Sindaco ma non esce dal Movimento e del balletto sulla sua ricandidatura. Tutto questo solo per continuare a rimanere sui media nazionali a discapito di quanto accade in città”.

Questo decisione del sindaco non modifica in alcun modo la presa di posizione del Pd riguardo al suo operato. “Che Pizzarotti sia dentro o fuori dal M5S – dicono gli esponenti del PD – non cambia in alcun modo il nostro giudizio estremamente negativo sulla sua gestione del Comune che è stata, in questi anni, inconcludente e mediocre, posizione ribadita con forza anche durante la nostra assemblea di sabato scorso”

Secondo il Partito Democratico c’è però un problema politico di fondo che riguarda il mandato e il rapporto fiduciario con gli elettori. “Nel 2012 i cittadini di Parma hanno votato la novità di Grillo e del Movimento 5 stelle, non certo Federico Pizzarotti che allora nessuno conosceva. Ora si trovano con un Sindaco che, dopo avere disatteso in ogni punto il programma con cui si era presentato, abbandona il Movimento che gli ha permesso di vincere le elezioni, come se fosse un semplice autobus per arrivare al potere. Notiamo invece che in questi anni si è affezionato molto alla poltrona e non ha intenzione di scollarsene”.

Per concludere Serpagli, Lavagetto e Dall’Olio ci tengono a sottolineare che le risposte alle questioni complesse della città non possono arrivare da un Sindaco e da una maggioranza ripiegati su se stessi. “Pizzarotti più che un uomo libero, come ha sostenuto in conferenza stampa, è un uomo solo e isolato, e i problemi e le sfide che Parma deve affrontare, dalle infrastrutture alla sicurezza, hanno invece bisogno di risorse e sostegno a livello regionale e nazionale. Anche per questo, dopo oggi, è ancora più chiaro a tutti che serva un cambio di rotta per uscire da un immobilismo e un isolamento che non porta da nessuna parte”.

FORZA ITALIA: PIZZAROTTI TORNI AD OCCUPARSI DI PARMA

buzzi“La telenovela è finita. Il sindaco di Parma Pizzarotti è uscito dal Movimento 5 Stelle. Finalmente. Non vogliamo entrare nel merito della sua decisione ma ci limitiamo a constatare come le beghe interne ad un partito e i tentativi di diventare un leader nazionale di Pizzarotti abbiano per settimane occupato i pensieri del sindaco e della sua maggioranza. Il braccio di ferro con Grillo e il “direttorio” ha avuto la precedenza sui problemi di Parma e dei parmigiani”, così con una nota il capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale, Paolo Buzzi, insieme alla capogruppo di Fidenza, Francesca Gambarini, hanno salutato l’addio di Federico Pizzarotti al Movimento 5 Stelle.

“Speriamo che ora Pizzarotti si dedichi a tempo pieno ad amministrare la città, il cui stato è sotto gli occhi di tutti – aggiungono i due esponenti di Forza Italia -. Perché mentre lui era impegnato a scontrarsi con Grillo, Parma diventava sempre più sporca ed insicura. Siccome Pizzarotti è stato eletto come esponente 5 Stelle e non come premio Nobel per la fisica, per coerenza dovrebbe dimettersi dato che non rappresenta più il partito che lo ha fatto eleggere. Per concludere, è doveroso allargare il discorso e uscire dai confini cittadini. Parma è stata la prima città dove il Movimento 5 Stelle ha vinto le elezioni, grazie a roboanti promesse non mantenute. Ora, il sindaco lascia il partito. Problemi ci sono in tutte le città amministrate dai grillini e dal Movimento, secondo cui gli interessi del partito vengono prima di quelli della città. E vedendo cosa succede a Roma è evidente che non possiamo lasciare l’Italia in mano a loro – sottolineano Buzzi e Gambarini -. Per questo auspichiamo, a Parma come a livello nazionale, che il centrodestra torni ad essere un’alternativa seria e credibile alla sinistra”.

PARMA UNITA: PIZZAROTTI FA CONFUSIONE

ghiretti-1-450x264“Finalmente il Sindaco ha sciolto le riserve sul segreto di Pulcinella. Lo ha fatto, come suo stile, confondendo costantemente i diversi ruoli: parlando da esponente di un movimento politico, di questioni interne al suo partito, nel salone di rappresentanza del Comune di Parma, immaginando infine che dietro di lui si sia schierata un’intera città”, dice il capogruppo in Consiglio comunale Roberto Ghiretti.

Che poi aggiunge: “Un guazzabuglio nel quale non è chiaro chi sia  chi e con quale diritto utilizzi gli spazi comunali per parlare. Non entro nel merito delle vicende del Pizzarotti politico che assolutamente non mi riguardano e, sospetto, non riguardano neanche le migliaia di cittadini che attendono risposte su problemi specifici, dai rifiuti al degrado, dalla sicurezza ai servizi sociali. Per questo motivo spero vivamente che da domani si possa tornare a parlare di Parma, tenendo le beghe interne al Movimento 5 Stelle ben lontane dal nostro Municipio”.

UDC: DOPO PARMA PIZZAROTTI LASCIA PURE I 5 STELLE, SI DIMETTA

Giuseppe Pellacini“Pizzarotti lascia il Movimento 5 Stelle ma lascia anche che Parma vada alla deriva: si dimetta subito. Un addio a orologeria, di fatto un avvio della sua campagna elettorale pubblicizzato da giornali e tv nazionali, dopo che per oltre quattro anni non ha fatto nulla. Parla di temi nazionali e dei massimi sistemi ma non dice mai nulla della città che dovrebbe amministrare e del rapporto con i cittadini”, tuona Giuseppe Pellacini, capogruppo in consiglio comunale dell’Udc.

“Ora è ufficiale se prima era solo chiacchiere e distintivo ora il distintivo non lo ha più e rimangono le chiacchiere, quelle che ascoltiamo da cinque anni ormai – continua Pellacini con uno stile non proprio da ex Dc -. Pizzarotti è un Sindaco che non c’è mai stato, non ha mai ascoltato, non ha mai agito al momento e nel modo giusto, non ha operato e non sta operando per il bene né della città né della gente. Il caso della legionella è l’ultimo degli esempi, chiaro evidente e palese: non ha detto nulla nemmeno di fronte a una possibile epidemia che colpisce perlopiù bambini e anziani. Pizzarotti non è più legittimato all’azione politica ora che lascia il movimento, per coerenza si dovrebbe dimettere subito ma c’è da presumere che non abbandonerà perché le elezioni sono troppo vicine e non vuole certo perdere visibilità”.

“Pizzarotti critica la Raggi e dice “Cosa sarebbe successo se avessi nominato un ex tesserato del Pd in Iren o una ex consulente di Ama?” – continua Pellacini -. Sindaco, ha la memoria corta le ricordo la nomina di Bagnacani in Iren (forse dimentica anche proteste e polemiche), della nomina del direttore generale insieme ad altri dirigenti di matrice Pd e di Maurizio Olivieri (Pd) per Ates poi dimissionario. Che dire poi delle sue fotografie per il brindisi con il Presidente della Regione Bonaccini (Pd) quando doveva invece essere a occuparsi di Parma? E’ forse questo il vero motivo per cui si dimette dal Movimento 5 Stelle? Per iscriversi a un altro partito? Forza, sia sincero almeno una volta nella vita!
Non avrà forse ancora nessun altra tessera ma è chiaro quel che sta cercando di fare. Dimentica inoltre – sottolinea l’esponente Udc – di aver nominato un assessore all’Urbanistica accusato di aver costruito qualche migliaio di metri quadrati abusivamente? Il ritiro della delega è arrivato il giorno dopo la nomina, non è forse un caso molto simile a Roma anche se in piccolo?”.

“Pizzarotti attacca l’attesa per la risposta del direttorio: Sindaco quanto abbiamo atteso la risposta sul referendum popolare per gli asili? Personalmente attendo che mi vengano dati i documenti obbligatori per legge per il procedimento disciplinare al comandante della polizia municipale da 298 giorni. Le comunico che è perfettamente allineato con il Movimento 5 Stelle secondo quanto lei stesso dice”, tuona Pellacini, che poi aggiunge: “Non ci interessa nulla delle sue beghe di partito e delle scaramucce interne, doveva fare il Sindaco e non lo ha fatto. Ora che non è più legittimato da un sostegno politico si dimetta, anche se ormai è troppo tardi”.

LEGA NORD: L’ENNESIMO SHOW DI PIZZAROTTI

maurizio-campari“Anche oggi Pizzarotti ha fatto il suo show. Questa mattina è andata in scena l’ennesima puntata della telenovela sulla sua “dimissioni” (un dimissionario in realtà già espulso di fatto da tempo) e siamo stati informati del fatto che ha “liberamente” deciso di uscire da un partito che non lo rappresenta più (ammesso che abbia mai rappresentato qualcuno al di fuori di Beppe Grillo). Interessantissimo”.

Così Maurizio Campari, segretario della Lega Nord di Parma, commenta la decisione del sindaco Federico Pizzarotti di lasciare il Movimento 5 Stelle.

“Sono più di 4 anni che Parma vive inerme il declino causato da un’Amministrazione che non ha mai avuto idea di cosa stesse facendo – continua Campari -. Non c’è un solo settore in cui ci sia una reale visione con un relativo piano di sviluppo per far cambiare direzione a questa crisi che investe tutto e tutti. Le uniche azioni concrete cui stiamo assistendo (anzi, che stiamo subendo) sono quelle dettate da principi ideologici che mirano alla politica del “NO”. I 5 Stelle non sono mai stati in grado di essere percepiti come “guida”, come governo, come punto di riferimento per i cittadini di Parma. Per non essere considerati mediocri, cercano di spostare l’attenzione su inutili polemiche di partito: ma non erano quelli che non volevano diventare politici di professione? Sono mesi che il Sindaco distoglie energie dalla cura di Parma per dedicarsi alla costruzione del proprio futuro politico. Perché ha dedicato così tanto tempo alla ricerca del dialogo con il proprio ex partito piuttosto che all’ascolto dei parmigiani? Parma merita di più – conclude il leader della Lega Nord – questo Sindaco non smette mai di deludere”.

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