Madonna della Notte di San Bonico: pregate per la Chiesa, è in...

Madonna della Notte di San Bonico: pregate per la Chiesa, è in grave difficoltà

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L’atmosfera è calda ancor prima che il veggente Celeste Orbetelli si materializzi a bordo della sua Fiat 500 insieme alla famiglia. Poco più di un centinaio di fedeli – molti dei quali pronti a giurare che in quel campo di San Bonico la Madonna c’è davvero – alcuni pregano, altri chiacchierano nell’attesa. Lungo la stretta strada due lunghi serpentoni di auto in sosta, ci sono pure furgoni che arrivano da fuori regione. Diversi i fedeli in arrivo da Parma.

Un copione che si ripete anche il 29 settembre, come ogni giovedì, dal lontano 2004. Tutti vogliono assistere all’apparizione, vigliono vedere e scambiare qualche parola con Celeste. E sono tanti i fedeli che sostengono di aver ricevuto grazie attraverso la Madonna della Notte: lo testimoniano i numerosi ex voto e le fotografie attaccate alla teca che custodisce la statuetta della Vergine, realizzata secondo le indicazioni del veggente.

All’arrivo di Celeste tutti si spostano con lui al centro del campo per la recita del Rosario. Una preghiera collettiva, intensa, condita di canti e di intime intenzioni. Al quarto mistero – recitato per la Chiesa e i consacrati – ecco che la folla si ammutolisce improvvisamente. Celeste ha gli occhi rivolti verso l’alto, verso la chioma di quegli alberi che gli stanno di fronte. Le sue labbra si muovono appena e con un filo di voce ripete il messaggio che in quel momento la Madonna gli starebbe affidando.

Poi ancora interminabili secondi di silenzio. Celeste ha sempre gli occhi rivolti verso l’alto, ma non parla più. Appena qualche piccolo movimento del capo, ma nessuna parola. Si capisce che la visione non è terminata, ma è finito il messaggio “pubblico”. Adesso il dialogo è privato, parole destinate a Celeste e solo a lui.

IL MESSAGGIO DELLA MADONNA DALLA VOCE DI CELESTE

Come già accaduto il giovedì prima e anche nella “chiamata mensile” di sabato 23 settembre, la Madonna della Notte ha continuato ad esortare tutti a pregare molto per la Chiesa, in quanto sarebbe in grave difficoltà. Sembrerebbe addirittura in pericolo. Ma ha anche invitato tutti a frequentarla di più, quasi a starle vicino, a presidiarla, partecipando assiduamente all’Eucarestia.

La visione intanto finisce e la preghiera prosegue con il quinto mistero del Rosario per le anime del purgatorio. Poi tutti si spostano davanti alla teca della Madonna, dove continuano preghiere e canti prima della benedizione finale impartita da don Giuseppe. Sono circa le 22.30 quando i tanti fedeli cominciano a salutare Celeste e vanno via. Non prima però della solita raccomandazione: non si accettano offerte e chi lo fa non ha nulla a che vedere con San Bonico e con la Madonna della Notte. Anche i rosari, i libricini di preghiere, le immagini, materiale distrubuito lungo la strada dai volontari, sono gratuiti. Ricevuti in dono da qualcuno e gratuitamente dati.

Adesso possiamo avvicinare Celeste per scambiare qualche parola. Un uomo assolutamente normale, uno di quelli che si possono incontrare al bar più che nelle sagrestie. Il suo è un linguaggio da uomo della strada, il suo modo di fare è semplice ma al tempo stesso intelligente. E’ angustiato dalla continua presenza di qualcuno che su San Bonico vorrebbe speculare e non di rado li manda via in modo fermo. Mostra soddisfatto una foto da lui stesso scattata dieci anni fa – “con un vecchio telefonino che davano in regalo con i punti dell’Agip”, svela il veggente – in cui si vede proprio la sagoma tipica della Madonna appena accennata tra gli alberi del campo. Nessun particolare nitido, solo un’immagine appena accennata. Non è il momento di chiedergli di più: è tardi e la sua famigliola lo attende per tornare a casa.

Un’altra serata al campo di San Bonico è finita. L’appuntamento adesso è per domenica 2 ottobre, sempre al campo, alle 11.15, per la recita del Rosario e per una nuova apparizione, quella della prima domenica del mese, fissata per mezzogiorno.

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Dunque, il giovedì, la prima domenica del mese e anche una chiamata mensile. Che per settembre è stata quella di sabato 23, quando i fedeli si sono ritrovati alle 16.30 al campo e poi, alle 18.30, nella chiesa di Santa Franca Vergine Piacentina per prendere parte alla Messa. Una celebrazione speciale – secondo quanto riferito dal veggente Celeste Orbetelli – perché come aveva detto la Madonna nel messaggio, la Vergine è rimasta presente per tutto il tempo sull’altare della chiesa.

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