Troppi disagi nel carcere di Parma, venerdì sit in di protesta degli...

Troppi disagi nel carcere di Parma, venerdì sit in di protesta degli agenti

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polizia-penitenziariaMancano oltre 100 agenti, notevoli disagi dovuti ai lavori per la costruzione di un nuovo padiglione, troppe visite mediche urgenti che alimentano il “turismo sanitario”, il continuo arrivo di detenuti da altre sedi. Stavolta gli agenti della Polizia penitenziaria in servizio negli Istituti penitenziari di via Burla non ne possono davvero più. E con una nota congiunta delle segreterie regionali e provincia dei sindacati – Sappe, Osapp, Uilpa, Cgil, Cisl Fns, Uspp e Cnpp – annunciano per venerdì 30 settembre, dalle 10 alle 12, un sit in di protesta proprio davanti al carcere di Parma.

I sindacati di categoria degli agenti della Polizia penitenziaria denunciano “il totale disinteresse dell’Amministrazione Penitenziaria, sia Centrale che Regionale, nei confronti delle forti e aumentate criticità che stanno interessando sempre più pesantemente la struttura detentiva parmense. In primis – lamentano – la gravissima carenza di oltre 100 unità di Poliziotti, a fronte di quanto previsto del Decreto Ministeriale del 2013, inerente la pianta organica, di cui oltre 70 unità distaccate presso altre strutture penitenziarie e/o uffici dipartimentali ed infine 23 unità di Polizia Penitenziaria in servizio presso il reparto 41 Bis della struttura Parmense e non impiegabili nei servizio d’istituto dalla Direzione perché alle dipendenze del Gruppo Operativo Mobile di Roma, che riverberano effetti in negativo l’esiguo organico attualmente in servizio presso gli II.PP. di Parma“.

Se i numeri non tornano, il resto rappresenta però un aggravio del problema. In particolare con l’avvio dei lavori per la realizzazione del nuovo padiglione da 200 posti, che “sta comportando ulteriori disagi operativi, con ulteriore aggravio di lavoro causato dalla conseguente necessità di dover provvedere a garantire la vigilanza dei cantieri interni, impiegando ulteriori unità di Polizia che, vengono ulteriormente sottratte alla già esigua aliquota presente, in ragione della predetta grave carenza“.

Le sigle sindacali manifestano inoltre la loro “netta contrarietà della stessa decisione di ampliare la presenza detentiva presso la sede di Parma, che non ha tenuto conto delle forti criticità già esistenti presso questa struttura, ed in assenza di qualsiasi comprensibile logica, che, a nostro parere, avrebbe dovuto consigliare, invece, di prevedere degli ampliamenti in sedi regionali ove gli ingressi di persone arrestate sia maggiore rispetto alla città di Parma, che in regione riteniamo sia quella meno interessata da tale fenomeno“.

Manifestiamo – continua la nota sindacale – per il continuo ricorso a visite ospedaliere urgenti disposte, riteniamo a nostro parere, in maniera eccessiva, rispetto invece alla necessità che gli accertamenti vengano effettuati in ambito penitenziario, laddove vi sia una reale ed effettiva presa di coscienza che il ricorso a strutture sanitarie esterne, debba avvenire solo come extrema ratio e quando, soprattutto, è in pericolo effettivo la vita della persona detenuta. Non invece determinando un fenomeno di turismo sanitario presso i nosocomi cittadini. Manifestiamo per le continue assegnazioni di detenuti allontanati da altre sedi per motivi di opportunità e sicurezza, determinando inopportune concentrazioni di soggetti di difficile gestione intramuraria, che inevitabilmente incidono ulteriormente sul già gravoso carico di lavoro e responsabilità dei pochi operatori di polizia penitenziaria a disposizione”.

I segretari regionali e provinciali di Sappe, Osapp, Uilpa, Cgil, Cisl Fns, Uspp e Cnpp, in conclusione mettono le mani avanti e avvertono: “Il tutto è destinato, qualora perduri tale condizione, a ridurre ulteriormente i livelli minimi di sicurezza, con tutti i rischi che simili situazioni sono in grado di determinare, nonché la compressione dei diritti alle ferie e ai riposi dei Poliziotti Penitenziari. Si invita tutto il personale a partecipare all’iniziativa e a far sentire forte le nostre rivendicazioni”.

Stesso giorno, più o meno stessi motivi ma diversa location. Venerdì 30 settembre anche il sindacato autonomo degli agenti, il Sinappe, attraverso la segreteria regionale ha promosso un suo sit in di protesta con volantinaggio. Gli attivisti di questa sigla saranno davanti alla Certosa di Parma (leggi).

 

 

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