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Oltre un milione di euro dalla Regione per salvare i boschi di Parma

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Oltre un milione di euro di finanziamenti regionali arriveranno in provincia di Parma per realizzare progetti a difesa di boschi e aree forestali. Nove in tutto gli interventi che potranno essere realizzati sul territorio, utilmente inseriti nella graduatoria del primo bando del Programma di sviluppo rurale 2014-2020. In tutta la regione sono 46 i progetti approvati per un investimento complessivo di 5,5 milioni di euro.

Le risorse stanziate servono in particolare a preservare le aree boschive da incendi, eventi di dissesto idrogeologico e diffusione di malattie che mettono a rischio la sopravvivenza del verde, soprattutto nelle zone montane. Oltre 1 milione e 180 mila euro andranno alla provincia di Piacenza, per 10 interventi; a Parma saranno finanziati 9 progetti per più di 1 milione di euro; alla provincia di Forlì-Cesena andranno 1 milione e 143 mila euro per 8 interventi; a Modena 605 mila (5 interventi); a Bologna 454 mila (4 interventi); a Ravenna 426 mila (4 interventi); aReggio Emilia 236 mila (2 interventi). Quasi 500 mila euro sono destinati a sostenere 4 progetti presentati dal Parco Nazionale Appennino Tosco Emiliano, Parco Nazionale Foreste Casentinesi ed Ente di gestione per i parchi e la biodiversità Emilia Occidentale, che interessano varie province.

In particolare, per quanto riguarda Parma, al Consorzio di miglioramento Alta Val Parma andranno 144.354,61 euro, al Consorzio Volontario Forestale Val Cedra 149.988,43 euro, al Consorzio Volontario Forestale Val Bratica 125.738,38 euro. Quattro i progetti approvati all’Unione dei Comuni Valli Taro e Ceno di Borgotaro per un totale di 413.307,81 euro, due quelli che potranno essere realizzati dall’Unione montana Appennino Parma Est di Langhirano per complessivi 188.188,88 euro.

“Siamo molto soddisfatte per la risposta ottenuta da questo primo bando – commentano gli assessori regionali alle Politiche ambientali, Paola Gazzolo, e all’Agricoltura, Simona Caselli -. La superficie boschiva della nostra regione negli ultimi trent’anni è cresciuta del 20% e oggi copre oltre 600 mila ettari, quasi un terzo di quella complessiva. Si tratta di una ricchezza che vogliamo continuare a proteggere anche attraverso azioni mirate come questa. Per il bene dell’ambiente, della montagna e delle aziende agricole, che possono trovare nella filiera produttiva del legno un’interessante fonte integrativa di reddito”.

Oltre a quello appena chiuso, ci sono altri 3 bandi in fase di istruttoria, che mettono a disposizione circa 10 milioni per sostenere interventi di forestazione, protezione dei boschi dagli incendi e dal dissesto idrogeologico, promozione dell’arboricoltura da legno. Ad oggi, sono circa 700 le aziende agricole che svolgono attività forestale continuativa, mentre le imprese forestali vere e proprie, che operano anche nel settore del verde pubblico e privato e nella difesa idrogeologica, sono 120, con 1.800 addetti.

“Fare dei boschi un motore di crescita economica verde e una leva contro lo spopolamento dell’Appennino. Questo è uno dei principali obiettivi a cui punta il Piano forestale che abbiamo approvato in luglio- aggiungono Gazzolo e Caselli-. A disposizione ci sono, tra fondi europei e regionali, 80 milioni di euro per i prossimi cinque anni: per valorizzare il nostro patrimonio boschivo, far crescere le aree verdi in pianura, soprattutto nelle fasce periurbane, difendere il suolo dal dissesto idrogeologico e favorire l’adattamento ai mutamenti climatici”.

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