La pittrice parmigiana Amadei alla collettiva di Firenze che ricorda l’alluvione del...

La pittrice parmigiana Amadei alla collettiva di Firenze che ricorda l’alluvione del 1966

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Ci sarà anche la pittrice parmigiana Eloise Amadei alla mostra “Nature and Men/Men whit Nature” in programma dal 17 settembre al 26 ottobre a Firenze nell’ambito delle celebrazione per il cinquantesimo anniversario della grande alluvione dell’Arno del 4 novembre 1966. Una tragedia che ha contato 35 vittime e tanti danni al vasto patrimonio artistico e culturale.

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“L’illusione del controllo” – Eloise Amadei

Un’opera di grande impatto quella proposta dalla Amadei per questa collettiva promossa da Florence Dance Center diretto da Marga Nativo e curata da Anna Mola. Si chiama “L’illusione del controllo” ed evidenzia con toni scuri il costante confronto tra le grandi opere umane e la forza della natura. La grande onda con la schiuma che richiama artigli feroci si eleva al cielo pronta ad inghiottire anche il grattacielo, la costruzione più grande con cui l’uomo si illude di avere il controllo sulle cose.

Eloise Amadei è fra i 14 artisti che prenderanno parte alla mostra che sarà inaugurata sabato 17 settembre alle 18.30 nella sede di Florence Dance Center, in via Borgo Stella, 23-r (Piazza del Carmine) a Firenze. In occasione dell’inaugurazione della mostra, inserita nel calendario della Rassegna di arti visive Etoile Toy/ Visual Art Florence sarà presentata anche una coreografia di Benedetta Ghiglia ispirata alle opere degli artisti a cura della FloDance Corps.

Cinquanta anni dopo, quindi, Firenze ricorda quella calamità naturale anche con questa collettiva, il cui scopo è promuovere innanzitutto il rispetto del Pianeta, imparando a conoscerlo e considerando anche i suoi aspetti imprevedibili. La commistione di uomo e natura diventa una relazione di crescita e uno scambio continuo, ammesso che non ci sia prevaricazione dell’uno sull’altra. Questo tema è esplorato dalle oltre 30 opere in esposizione, secondo varie sfaccettature e punti di vista. Mostrando l’organizzazione che si crea tra esseri umani e ambiente circostante oppure osservando i più semplici e i più complessi elementi naturali, questi autori ci presentano vari modi in cui è possibile vivere davvero “con” la natura, come recita il titolo. Altri invece si focalizzano sugli esiti di un approccio sbagliato e violento ad essa.

Alla collettiva, oltre alla pittrice parmigiana Eloise Amadei, prendono parte gli artisti Giulia Bacchetta, Paolo Bongianino, Luciano Caggianello, Jane Cowles, Michele Franceschini, Jane Gottlieb, Magdalena Hohlweg, Rachy Kang, Anne Sophie Le Penru, Katerina Machytkova, Uros Paternu, Andrea Schwery, Alice Zilberberg.

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