Caso Simply Sma e il ruolo della Gambarini

Caso Simply Sma e il ruolo della Gambarini

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La violenza verbale della consigliera berlusconiana Gambarini è un classico. Al mattino si prende un caffè e si legge di quale capo di imputazione sarà accusato il Sindaco dalla consigliera. Un modo macchiettistico di fare amministrazione che non rende onore alla seggiola che la consigliera occupa in Consiglio. E un pochino stride con quel mondo moderato di cui la Gambarini vorrebbe essere megafono. O i moderati sono molto cambiati, o la Gambarini, semplicemente, è un’estremista.

Penso che sia quasi dovere di un’opposizione cercare di distinguersi e di criticare, ma su alcuni fondamentali ci vorrebbe anche il buon gusto di pensare che un risultato portato a casa non fa bene a Massari ma fa bene alla Città. Fidenza è un modello in Italia per la gestione della bomba ambientale in Cip e Carbochimica? Non una parola, solo bugie. A Fidenza l’Unione Europea investe 970.000 euro? Silenzio. Fidenza approva l’ampliamento di una storica azienda del territorio e un rapporto finalmente solido con una delle più belle realtà scolastiche? L’opposizione, Gambarini in testa, sta a casa, non vota e poi prova a raffazzonare qualche bugia per nascondere la figuraccia. Non fa eccezione a questo copione l’enorme quantità di veleno esternato dalla consigliera sul caso dei supermercati Sma. Inizio dal dato di fatto che la Gambarini, che di mestiere dovrebbe fare l’imprenditrice, non ha speso una parola sui metodi ottocenteschi riservati ai lavoratori Sma Simply, presa come è dalla foga di attaccare il Sindaco. Spero che coi suoi lavoratori non voglia applicare la cura disumana riservata al personale Sma Simply.

Partivamo da zero, da un drammatico zero. Di punto in bianco è arrivata una lettera che ha detto a 39 famiglie che dovevano spostarsi in Lombardia o patire il licenziamento. Allora, visto che la Gambarini non li cita mai, lo faccio io: insieme ai Sindacati, che ringrazio di cuore, abbiamo dato battaglia, per difendere i diritti di 39 persone e portare l’azienda a riconoscerli.

Abbiamo chiesto una mano ai fidentini con un inconsueto mail bombing, ottenendo una solidarietà strepitosa, di cui i miei concittadini possono andar fieri. Abbiamo coinvolto la Provincia aprendo un tavolo di crisi e chiamato a darci una mano i parlamentari. Sono tutte cose che rifarei adesso, con buona pace della consigliera, perché uniti siamo stati più forti.

Tutti insieme abbiamo smontato lo stratagemma del licenziamento di massa travestito da trasferimento, ottenendo un mese in più di stipendio, il riconoscimento della mobilità, che significa a seconda dei casi da un anno a 18 mesi di entrate sicure. Di ossigeno. Quell’ossigeno di cui la Gambarini per sua fortuna non ha mai avuto necessità, ma che nelle case della gente comune fa la differenza.

E poi l’Azienda si è impegnata a dare diritto di precedenza esteso fino a 2 anni, più di quanto preveda la legge, per la ricollocazione del personale sia nei punti vendita Sma Simply esistenti, sia in quelli che eventualmente dovessero aprire sul territorio provinciale. Una misura che poche ore dopo la firma dell’accordo è scattata per uno dei lavoratori.

Una storia ben diversa da quella vista in Upim, ad esempio. Perché lì erano 5 le persone coinvolte e non una quarantina e perché lì l’azienda scelse subito la strada della concertazione. Questa è stata una prima fase, adesso non lasceremo sole le lavoratrici e i lavoratori Sma Simply in mobilità, sapendo che il Tavolo di Crisi in Provincia è rimasto aperto e nuove azioni sono in cantiere. Quindi, sì, noi il diritto al lavoro ce lo abbiamo nella testa e nel cuore. La pubblicità la lasciamo ad altri.

Andrea Massari
Sindaco di Fidenza

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