Antenna via Montebello, esposto in Procura dei Nuovi Consumatori

Antenna via Montebello, esposto in Procura dei Nuovi Consumatori

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L’antenna per la telefonia mobile di via Montebello finisce all’attenzione della Procura della Repubblica. Un esposto contro l’installazione è stato annunciato per domani mattina da Filippo Greci, presidente del Movimento Nuovi Consumatori. Al di là delle questioni, è sempre curioso il fatto che nonostante se ne parli da tempo, le contestazioni esplodano solo a fatti ormai avvenuti. E’ infatti del marzo scorso il via libera al progetto Vodafone (leggi). Ma cittadini e soprattutto addetti ai lavori si accorgono delle cose sempre a cose fatte, quando è sempre difficile tornare indietro. sarà anche questa una strategia?

Numerose le polemiche di questi giorni. Dalle opposizioni al senatore Giorgio Pagliari, da Fabio Rainieri (Lega Nord) che ha presentato un’accesa interrogazione al governo regionale ai cittadini che abitano in zona. Ai quali non sono bastate le rassicurazioni dell’assessore Gabriele Folli e i dati delle misurazioni di Arpae sul campo elettromagnetico. Al coro si aggiunge adesso il Movimento Nuovi Consumatori con l’ennesimo esposto in Procura. Chissà se in tribunale stanno già pensando ad attivare un ufficio ad hoc…

Greci, attraverso una nota, fa un escursus sulle norme che regolano l’elettrosmog e ricorda che l’immissione di onde elettromagnetiche superiori ai limiti consentiti dalla legge è punita con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 1.032 a euro 309.874 e se il fatto costituisce reato, trova applicazione il disposto dell’art 674 del Codice Penale “gettito pericoloso di cose” che prevede l’arresto fino a un mese o l’ammenda fino a euro 206.

“Per tali motivi – conclude Filippo Greci – la nostra associazione presenterà domani mattina un esposto-denuncia alla Procura della Repubblica in ordine a quanto accaduto, senza escludere la possibilità di chiedere ed ottenere dal Tribunale un provvedimento d’urgenza per la rimozione della stessa qualora ce ne fossero i presupposti”.

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