Dimessa dal Maggiore, muore alcuni giorni dopo a casa. Quattro medici indagati

Dimessa dal Maggiore, muore alcuni giorni dopo a casa. Quattro medici indagati

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Soffriva di dolori al petto e alla schiena, avvertiva nausea e vertigini. Ma per i medici non aveva nulla di particolare e poteva tornare a casa. Mihaela Cristina Dinu, 37 anni, nazionalità rumena, al pronto soccorso dell’ospedale Maggiore, sottoposta a una serie di esami e in osservazione, c’è rimasta per ben due giorni, dal 1 al 3 agosto, poi è stata dimessa con una cura da seguire in caso di ricomparsa dei dolori.

Tutto bene? No, Mihaela Cristina è morta il 16 agosto scorso a casa dell’anziano a cui faceva da badante in via Einstein. Un malore improvviso, di quelli che non lasciano scampo e non danno neppure il tempo ai soccorsi di arrivare in tempo. Drammatica la situazione che si è presentata agli occhi di un’amica della 37enne e dei familiari dell’anziano assistito dalla donna, che quella badante l’avevano ormai come una di famiglia. In poco tempo Mihaela Cristina Dinu è passata dai dolori lancinanti alla spalla alla morte.

Sulla vicenda, però, la Procura della Repubblica ha deciso di volerci vedere chiaro: è stato aperto un fascicolo d’indagine con l’accusa di omicidio colposo a carico di 4 medici del pronto soccorso. Per ora si tratta di un atto dovuto, per consentire a tutti di difendersi nominando consulenti di parte. Nel pomeriggio di martedì 23 agosto, l’autopsia svolta da Lorenzo Marinelli, medico legale di Ferrara, che avrà ora alcune settimane di tempo per presentare la sua relazione alla Procura di Parma.

Mihaela Cristina, venuta in Italia per lavorare e per aiutare la famiglia rimasta in Romania, lascia il marito e una figlia di 14 anni.

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