Parma Calcio, presentato Calaiò: “Contesto da Serie A e lì dobbiamo andare”

Parma Calcio, presentato Calaiò: “Contesto da Serie A e lì dobbiamo andare”

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image11Era diventato il tormentone del mercato del Parma, per molti anche l’oggetto del desiderio per la prossima stagione di Lega Pro. Emanuele Calaiò, 34 anni, palermitano, attaccante con il fiuto del gol e lunga esperienza tra serie A e B, è arrivato al centro sportivo di Collecchio con un biennale in tasca. Già al lavoro con i nuovi compagni e con mister Luigi Apolloni, oggi è stato lo stesso presidente Nevio Scala – e non è cosa da tutti i giorni – presentare il nuovo attaccante del Parma Calcio 1913 che quest’anno vestirà la maglia numero 18.

“Sono state scritte molte cose inesatte ed esagerate riguardo al costo dell’operazione per portare Emanuele a Parma – ha esordito il presidente Scala -. Lui è un giocatore importante. Abbiamo fatto qualche sacrificio, ma sempre in linea con i nostri obiettivi, le nostre idee e i nostri limiti. Sono felice di questo arrivo. Emanuele avrà un compito molto difficile e importantissimo. Il suo passato e il suo curriculum lo obbligano a essere un giocatore per noi fondamentale. Emanuele ha risposto con entusiasmo. Mi ha detto che è pronto, che farà di tutto per inserirsi in questo gruppo che l’anno scorso ha fatto la storia. L’ho visto molto motivato e sereno – ha concluso Nevio Scala -. Sono convinto delle sue capacità. Quando una persona ti guarda negli occhi è già una grande risposta. Il gruppo lo aiuterà e lui aiuterà il gruppo a raggiungere questo risultato”.

Un paio di giorni a Parma hanno già trasformato Calaiò in un crociato vero.

“Penso che città e tifoseria siano gloriose – ha esordito Emanuele Calaiò, spiegando la decisione di scendere di categoria -. Il contesto è da Serie A e in Serie A dobbiamo cercare di riportare questa società, che è dove gli compete. Arrivo con entusiasmo. La categoria non mi spaventa, perchè quando potevo andare in Serie A, a suo tempo, ho deciso invece di andare a Napoli in C1. Ho sposato un progetto allora e, ora, ne sposo un altro. Ringrazio società e presidente per lo sforzo che hanno fatto. Spero di ricambiare. Darò tutto me stesso per la città e per il gruppo”.

“Ritengo di essere diverso dai compagni di reparto che trovo qui a Parma – ha poi spiegato Calaiò, parlando del suo ruolo -. Non sono una punta d’area di rigore. Mi piace muovermi, fare assist e venire incontro alla palla, anche perché non ho un fisico possente. Mi fido del mio movimento e penso che, con lo spirito di sacrificio e di gruppo, non ci sarà alcun problema. Abbiamo una squadra forte e tanti attaccanti forti. La società farà di tutto per rinforzarci ancora, perché l’obiettivo è vincere. Dovremo andare in campo con uno spirito operaio, avere una mentalità da categoria. Con lo Spezia – rassicura tutti il nuovo attaccante crociato – ho fatto tutta la preparazione tranne le amichevoli. Sono allenato. Ho una buona condizione. Sabato dovrei essere a disposizione per l’amichevole con l’Alessandria. Non so per quanto, lo deciderà il mister”.

Infine due parole sul lungo tormentone che lo ha visto protagonista in questo mese di mercato. “Non ho temporeggiato per venire qui – spiega Emanuele Calaiò -. Da subito sono stato orgoglioso della chiamata, ma dovevo sistemare le cose con lo Spezia. Il temporeggiamento è dovuto a questo motivo, non a questioni di ingaggio o di durata del contratto. Parma, il Parma Calcio e il Tardini sono storia. Qui c’è tutto per fare bene. Ora dobbiamo solo realizzare i fatti”.

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