Sicurezza ferroviaria in Emilia-Romagna: controlli ed investimenti

Sicurezza ferroviaria in Emilia-Romagna: controlli ed investimenti

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A seguito dei tragici fatti di cronaca che hanno colpito duramente la Puglia ed 11 anni fa – nella nostra regione – Crevalcore, intaccando la credibilità circa una adeguata sicurezza ferroviaria, l’assessore della regione Emilia-Romagna alle infrastrutture e trasporti Raffaele Donini, garantisce e rassicura circa la questione:

“Voglio esprimere innanzitutto la mia vicinanza e il mio cordoglio ai familiari delle vittime dell’incidente ferroviario avvenuto in Puglia- sottolinea l’assessore- questa tragedia ci ha toccato in modo particolare, anche perché ci ha riportato a undici anni fa, al disastro di Crevalcore. Da allora è iniziato un percorso per garantire la piena sicurezza di quello che è uno dei mezzi di trasporto più sicuri e più utilizzati, il treno”.

Per la sicurezza della rete ferroviaria, la Regione Emilia-Romagna ha già investito oltre 14 milioni di euro per l’istallazione dell’SCMT, il Sistema di controllo della marcia treno, e ne spenderà altri 25 per garantirlo su tutte le linee.

Oltre a questo, in progetto investimenti per 40 milioni di euro circa e numero interventi per la sicurezza: ” Circa 6,5 milioni sono stati spesi nella passata legislatura per installare l’SCMT nelle tratte regionali limitrofi alle stazioni gestite da Rfi, mentre la nuova Giunta, appena insediata, ha assegnato nel 2015 8,5 milioni per installare l’SCMT sulla Casalecchio-Vignola, dove i lavori sono già iniziati, e sulla Reggio-Ciano, che verrà cantierata a breve. Spenderemo altri 25 milioni –  ribadisce Donini-  per installare questo sistema su tutta la rete regionale. Voglio poi precisare che l’insicurezza, il rischio di incidenti, non sono legati al binario unico, ma alla mancanza di binari di interscambio e di sistemi tecnologici di controllo”.

“Tutte le nostre stazioni e le nostre linee hanno il binario d’incrocio e il blocco conta-assi, che è un tipo di sistema di sicurezza ferroviario automatico. Ma noi puntiamo ai sistemi di sicurezza di ultima generazione quale è l’SCMT. Per avere non solo treni nuovi e stazioni riqualificate, ma anche il Sistema di controllo della marcia treno su tutta la rete regionale” conclude.

 

 

 

 

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