Sessantotto imprese bussano all’Università di Parma per i poli dell’innovazione

Sessantotto imprese bussano all’Università di Parma per i poli dell’innovazione

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Il Campus di Parma attira le imprese sempre più interessate all’integrazione tra le attività di ricerca accademica e la ricerca applicata grazie anche alla compresenza di spin-off e startup accanto ai dipartimenti e alle strutture per la didattica. Il bando lanciato nel marzo scorso dall’Università, chiuso da pochi giorni, ha ottenuto 68 manifestazioni di interesse da parte di società che vogliono concretamente valutare di insediare rami di azienda, laboratori o postazioni per startup nei futuri Poli per l’Innovazione.

Forte di un posizionamento di rilievo nella ricerca in ambito di scienze e tecnologie dell’alimentazione, ICT e smart mobility, chimico e farmaceutico, energia e ambiente e molti altri settori, l’Ateneo di Parma ha potuto spendere in termini di attrattività anche il suo Campus universitario, un vero e proprio quartiere urbano sperimentale dove le innovazioni possono essere messe alla prova, un’area di 77 ettari dotata di servizi quali centro congressi, mense, impianti sportivi, biblioteche, centro stampa, e che in futuro vedrà anche residenze per studenti e corpo docente.

«La risposta da parte delle aziende è stata a dir poco straordinaria, a testimonianza del fatto che con quest’iniziativa abbiamo colpito nel segno: abbiamo colto un’esigenza reale da parte del territorio – commenta il Rettore Loris Borghi gettando un nuovo ponte fra l’Università di Parma e il mondo dell’impresa, interlocutore privilegiato nella rete di relazioni che la nuova governance dell’Ateneo ha voluto costruire fin dal suo insediamento. Abbiamo invitato le aziende a venire da noi mettendo a loro disposizione spazi per lavorare a stretto contatto, in una contiguità virtuosa e ricca di potenzialità e in un contesto fortemente innovativo: le imprese hanno capito tutte le potenzialità che questo invito offriva, in termini di innovazione, ricerca, qualità, sviluppo».

A trainare l’interesse delle imprese nei confronti del progetto sono state anche le strutture del Tecnopolo regionale, le strumentazioni scientifiche all’avanguardia in dotazione ai centri interdipartimentali, la professionalità e la capacità di trovare soluzioni ai problemi concreti dell’industria che i team di ricerca dell’Ateneo hanno dimostrato fattivamente, il successo nel reperimento di fondi per la ricerca attraverso programmi comunitari, nazionali e regionali nell’ambito di partenariati che coinvolgono in maniera sempre più importante appunto le imprese.

Il polo più richiesto è stato Innohub, il plesso dell’innovazione che all’interno del Campus potrà ospitare una trentina di aziende provenienti da settori e ambiti anche molto distanti, favorendo processi di confronto e di ispirazione reciproca. A manifestare interesse verso questa struttura sono state ben 53 aziende, molte delle quali microimprese interessate a spazi contenuti per startup o postazioni nelle aree destinate a coworking.

Rilevante è stato anche l’interesse nei confronti dei Country Foodlabs, edifici “monoazienda” che sorgeranno nella parte meridionale del Campus e che, in aggiunta agli spazi per laboratori, uffici e stoccaggi, prevedono serre e campi di sperimentazione e che sono quindi particolarmente idonei per aziende legate alla coltivazione. Per i tre lotti che l’Università aveva in programma di assegnare sono arrivate 11 manifestazioni di interesse.

Per il terzo e ultimo polo, Techmed, che sarà collocato nel padiglione “ex biologici” dell’ospedale di Parma e che nasce soprattutto per le esigenze di ricerca dei settori del biomedicale e del tecnomedicale, hanno manifestato interesse 4 aziende.

Molto vario è il profilo delle 68 aziende che hanno manifestato interesse verso il progetto. Dal punto di vista della dimensione, sono 59 PMI (da 0 a 249 dipendenti) e 9 grandi imprese (da 250 dipendenti in su); tra le PMI, le micro (fino a 9 dipendenti) sono 34, le piccole (da 10 a 49 dipendenti) sono 19, le medie 6 (da 50 a 249 dipendenti).

Mentre 11 sono i settori presenti, con una preponderanza di imprese di ambito ICT (18), terziario (16), agroalimentare (14) e manifatturiero (9). Dal biomedicale, così come dal settore chimico-industriale provengono 2 imprese molto importanti, 3 sono quelle legate all’impiantistica, infine per ciascuno dei quattro settori seguenti (farmaceutico, meccanica, packaging e petrolchimico) è stata registrata una manifestazione di interesse.

Per quanto concerne la provenienza territoriale dell’azienda, forte è la concentrazione delle imprese da Parma (42) e dall’Emilia-Romagna. 9 aziende arrivano da altre regioni italiane mentre 5 fanno capo a holding internazionali.

L’esito del bando rivolto alle imprese è stato recepito all’interno del CdA dell’Università la scorsa settimana e i consiglieri hanno approvato all’unanimità il proseguimento del progetto. Adesso l’Università sta predisponendo il bando per il reperimento del soggetto costruttore e gestore delle strutture dei Poli. L’obiettivo è pubblicare il bando entro i primi giorni di agosto per concludere le operazioni di gara in autunno. Una volta individuato il soggetto costruttore e gestore, nei primi mesi del 2017 ci sarà la nuova fase di reperimento aziende, questa volta finalizzata alla sottoscrizione di impegni formali tra il gestore e i futuri abitanti dei Poli.

 

ELENCO DELLE AZIENDE

  1. Abax Arti Grafiche S.R.L
  2. Aicod
  3. AIDA Srl
  4. AIFOS SERVICE Società Cooperativa
  5. ALGREEN
  6. ALOEISLIFE
  7. ANTONIO FAVERO
  8. ASE – Advanced Slope Engineering
  9. BE Solutions
  10. BED&CARE
  11. BERCELLA
  12. BIOPLANTEC
  13. BUONGIORNO
  14. CA – MI
  15. Caffeina
  16. CAMPUS
  17. CAMST
  18. CFT
  19. CHIESI Farmaceutici Spa
  20. CIACCO
  21. CIR Food
  22. Consorzio Idricom
  23. CREA SOLUTION
  24. DAVINES
  25. Dnaphone
  26. EATPLUSFOOD
  27. Elantas Europe
  28. ELECTRIC80
  29. EMMETI-Spa
  30. ESPERIA Srl
  31. Eurolab S.R.L
  32. EXEVER
  33. FOEDUS
  34. FOOD VALLEY
  35. FRAMETECH Srl
  36. FREEKAR
  37. FSTT
  38. GD International
  39. GHIZZONI
  40. GLOVE ICT
  41. GOLD GREEN
  42. HENKEL
  43. Hi-Food
  44. HPP Italia
  45. LABSERVICE ANALYTICA
  46. LIFETOUCH Srl
  47. MAPS
  48. MATTER Gruppo Lucefin
  49. Mind S.R.L.
  50. MUTTI
  51. OCME Srl
  52. OPEN FIELDS
  53. OSTEOCOM
  54. Promec Srl
  55. PSL EDUCATIONAL
  56. REALVISION
  57. RELOC
  58. RFGRU
  59. SABIC Global Technologies B.V.
  60. SELLTECK
  61. SIDEL S.P.A.
  62. SILIS Srl
  63. Startec
  64. Studio Calugi
  65. Synergie BF
  66. TEMA SINERGIE
  67. TP Engineering
  68. WARRANT Innovation Lab

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