Fiere: passi avanti per integrazione Parma, Rimini e Bologna

Fiere: passi avanti per integrazione Parma, Rimini e Bologna

1243
0
CONDIVIDI

Fiera di Parma - Fiere di ParmaVa avanti l’integrazione del sistema fieristico regionale, e l’assessore Palma Costi, in audizione nella seduta congiunta delle commissioni Bilancio, affari generali e istituzionali e Politiche economiche dell’Assemblea legislativa, ribadisce l’impegno della Regione a sostenere questo processo, secondo quanto previsto dal  progetto di modifica alla legge regionale n.15 sulla “Partecipazione della Regione Emilia-Romagna alle società fieristiche regionali”.

Il provvedimento, che è calendarizzato per la votazione in Commissione la prossima settimana, prevede anche l’autorizzazione ad un aumento per 5 milioni della partecipazione della Regione al capitale sociale di Bolognafiere, inteso come impegno per procedere con le opere di adeguamento del quartiere fieristico, impegno cui i soci pubblici hanno già dichiarato di aderire con aumenti di capitale. “A questo- ha detto l’assessore Costi- dovrà seguire anche l’impegno dei soci privati”.

Nel corso dell’incontro tenutosi il 24 giugno, al quale hanno partecipato i presidenti di Bolognafiere e Fiere di Rimini, Franco Boni e Lorenzo Cagnoni, e la rappresentante di Fiere di Parma, Marcella Pedroni, è stato ribadito l’obiettivo, proposto dalla Regione e condiviso dagli enti fieristici, di procedere verso l’integrazione del sistema fieristico regionale, per rilanciare e rafforzare tutto il sistema, acquisire una maggiore competitività sui mercati internazionali e andare verso un maggiore sviluppo delle filiere produttive dei territori.

“Considero positivo” – ha commentato l’assessore Palma Costi – “che durante l’audizione sia stato annunciato da parte delle società fieristiche l’imminente individuazione di un “advisor” per affrontare nel modo corretto un tema così complesso e difficile. Come ho più volte ribadito si tratta di un processo trasparente, dove la Regione svolge un ruolo di promozione, secondo  un percorso di massima correttezza e trasparenza, nell’unico interesse del sistema imprenditoriale della Regione. Ma compete ai tre enti fieristici, di diritto privato e che agiscono secondo leggi e regole di mercato, individuare modalità, strumenti e tempi. Dobbiamo assolutamente fare un sistema fieristico forte, in grado di competere sui mercati internazionali e per rafforzare il sistema economico di tutto il territorio. Come Regione – ha concluso l’assessore – siamo impegnati a livello nazionale a salvaguardare la caratteristica di società di diritto privato rispetto alla riforma Madia, senza nasconderci le difficoltà nel raggiungere questo obiettivo, di cui si avverte la necessità da anni”

Nessun commetno

Lascia una risposta: