Il fenomeno delle truffe dilaga a Parma: “Troppa ingenuità e poca informazione”

Il fenomeno delle truffe dilaga a Parma: “Troppa ingenuità e poca informazione”

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anziani 1A Parma negli ultimi tempi dilagano le truffe e quasi sempre i bersagli prediletti o meglio le vittime designate sono gli anziani. Il motivo è semplice, loro hanno difese più basse, sono emozionali e vanno nel panico non sapendo cosa fare in determinati casi.

“C’è troppa disinformazione” attacca Filippo Delleva al quale abbiamo chiesto un parere. “Parma non è abituata a questo genere di reati poichè è sempre stata un isola tranquilla. Ora che anche da noi i reati stanno aumentando i lestofanti hanno vita più facile che in altre città. Ad esempio a Milano nessun anziano aprirebbe mai la porta di casa ad uno sconosciuto perchè da anni sono abituati ad essere diffidenti.

“Si” prosegue Gianni Ventriglia chirurgo plastico a Parma c’è troppa ingenuità, ovviamente inteso in senso positivo, dovuta al benessere passato ed all’idea che certe cose possono accadere solo nei film o nelle grandi città come Napoli. Ecco perchè questi professionisti della truffa vengono in trasferta nella nostra città. qui è più facile trovare le persone compiacenti.”

Contattiamo l’avvocato Ludovico Bazini per capire se per caso è un discorso di pene troppo lievi rispetto ad altri reati. “A dire l vero le pene ci sono, e secondo l’articolo 640 del codice penale vanno da 6 mesi a 3 anni di carcere. Quelle aggravate, cioè commesse verso enti oppure ingenerando nell’altra persona un “pericolo immediato” sono punite con il carcere da 1 a 5 anni. Credo che il vero motivo sia il fatto che la gente sta cercando ogni strada anche illecita per fare soldi, vista la crisi del nostro Paese.

Le forze dell’ordine non passa giorno che non debbano occuparsi di questi reati: o il finto poliziotto/carabiniere che telefona dicendo che un parente è nei guai e che passerà un avvocato a ritirare del denaro per risolvere la questione, o il trucco dell’abbraccio. Una persona sconosciuta si avvicina, fa finta di conoscere la vittima e l’abbraccia, lo blandisce fino a sfilarle orologi o catenine. Di solito a compiere la prima tipologia di truffe sono uomini mentre la seconda è una campo esclusivo delle donne.

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Il denominatore comune è sempre la denuncia con tanta amarezza per essere stati presi in giro ed un senso di vergogna che attanaglia gli anziani. Ecco perchè a nostro parere questi reati sono commessi da gente senza il minimo sentimento.

Sia i Carabinieri con in prima linea il capitano Orlando che la Polizia con la dottoressa Chiara Ippoliti, capo delle Volanti chiedono ai giornalisti ed ai media di dare il  massimo risalto a questi fatti di cronaca nera nella speranza che il maggior numero di persone vengano a conoscenza di queste metodologie e sappiano reagire al momento opportuno.

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“Sono reati in forte crescita e dobbiamo tutti insieme cercare di aiutare gli anziani aumentando al massimo il “volume dell’informazione” dicono sempre in coro.

Gianni Farnetti, noto consulente, sostiene che l’Amministrazione dovrebbe farsi carico del problema ed organizzare nei quartieri dei corsi d’informazione su questi tipi di reati e anche nelle scuole di modo che i figli o i nipoti una volta tornati a casa avvisino il nonno o la nonna di questi pericoli. “Da noi c’è troppa ingenuità, se questi truffatori ci provassero a Milano o a Roma, sarebbero arrestati in due secondi perchè la gente è più scaltra”.

 

Antonio Terraneo

 

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