Consorzi di bonifica, stop agli straordinari e sciopero degli operai

Consorzi di bonifica, stop agli straordinari e sciopero degli operai

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Solo a Parma sono interessati, tra operai ed impiegati, 80 persone. Ma anche loro dovranno aspettare ancora. Dopo due giorni di negoziato alla presenza della delegazione trattante di Fai Cisl, Flai Cgil e Filbi Uil – sottolineano i segretari regionali Davide Bergonzini, Silvia Guaraldi e Roberto Cassanelli, “si è dovuto prendere atto dell’impossibilità di proseguire il confronto” sul contratto di lavoro e il salario dei dipendenti dei Consorzi di bonifica dell’Emilia Romagna. Ed ora i sindacati – interrotte le trattative – aprono la via dello scontro annunciando il blocco degli straordinari dal 24 giugno al 2 luglio, e ben due giornate di sciopero: la prima a livello interregionale che in Emilia Romagna si svolgerà il 30 giugno e una di profilo nazionale che si terrà il prossimo 20 luglio. Ma prima di tutto ci saranno le assemblee in tutti i consorzi per informare i lavoratori.

“Nonostante l’ampia disponibilità̀ dei sindacati – si legge in una nota unitaria – a portare avanti la trattativa per chiudere l’accordo, acconsentendo anche a discutere del salario prima di aver completato il confronto sulle richieste presentate in piattaforma, le risposte della controparte sulle varie materie affrontate, sono state ritenute dall’intera delegazione, fortemente insufficienti per il prosieguo della trattativa. In materia di aumenti salariali, lo Snebi parte da una ipotesi di aumento pari al 2,7% così come previsto dall’indice IPCA con pochissimo margine di discussione e con la ricusata di ulteriore dilazione dei tempi. In materia di demansionamento, le organizzazioni sindacali si sono opposte fermamente a qualsiasi modifica peggiorativa rispetto a quanto già̀ previsto dalla Legge, come invece richiesto dallo Snebi. Inaccettabile – continua la nota unitaria dei sindacati regionali di categoria – l’assenza di risposte nei confronti dei tanti lavoratori avventizi del comparto, per cui, proprio vista la forte precarizzazione di questi lavoratori, che annualmente assolvono importantissimi compiti in momenti delicatissimi dell’anno si rende necessaria una maggior tutela e un riconoscimento della professionalità e del ruolo svolto”.

La delegazione sindacale “ha ritenuto altresì̀ fortemente penalizzante per la tutela dei lavoratori, la riduzione delle agibilità̀ sindacali richiesta dallo SNEBI. Si ritiene inaccettabile che, dopo 18 mesi di trattativa i lavoratori dei consorzi di bonifica ancora non abbiano una risposta dignitosa sul rinnovo del loro contratto nazionale di lavoro, così come è inaccettabile che si continui a scaricare sui lavoratori inadempienze e difficoltà che, seppur indubbiamente presenti, oltre il 30% dei consorzi di bonifica a livello nazionale sono infatti commissariati, trovano responsabilità nella gestione amministrativa dei consorzi e non certamente nell’operato del lavoro dipendente; anzi, i lavoratori dei consorzi di bonifica continuano a dimostrare un grandissimo senso di responsabilità nello svolgere le loro funzioni di tutela del territorio nazionale, sempre più colpito dai eventi atmosferici estremi, e di servizio all’agricoltura attraverso la garanzia delle funzioni irrigue così necessarie alle produzioni agricole”.

Fai Cisl, Flai Cgil e Filbi Uil lasciano quindi il tavolo delle trattative e passano alle vie di fatto. Con il blocco degli straordinari degli operai dei Consorzi di bonifica e con le due giornate di sciopero già programmate per il 30 giugno e il 20 luglio.

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