L’ecosistema Parma si presenta alle imprese. Nuove opportunità per le startup

L’ecosistema Parma si presenta alle imprese. Nuove opportunità per le startup

937
0
CONDIVIDI

20160531_incontro innovazione_grupporelatoriL’innovazione continua nelle imprese è uno dei fattori fondamentali per unire crescita e competitività, ma perché si realizzi serve un ecosistema dove tutti gli attori – aziende, amministrazioni pubbliche, università e associazioni di categoria – collaborino alla creazione di un terreno fertile per la nascita di nuove idee. Favorire l’innovazione e la ricerca nelle imprese esistenti e assecondare la nascita di nuove imprese, attraverso questa collaborazione, può essere anche una grande risorsa per il territorio, consentendo di acquisire fattori distintivi che ne migliorano la capacità competitiva.

Partendo da questi presupposti, l’incontro organizzato da Aster, società regionale per la ricerca e l’innovazione e Unione Parmense degli Industriali dal titolo “L’ecosistema regionale e locale a supporto della creazione d’impresa e dell’innovazione nelle imprese del territorio” ha visto l’intervento dei diversi player dell’ecosistema allo scopo di sottolineare l’importanza strategica dell’innovazione e presentare nel dettaglio le misure e gli strumenti regionali e locali a sostegno.

L’apertura è stata affidata al presidente dell’Unione Parmense degli Industriali Alberto Figna e al rettore dell’Università di Parma Loris Borghi.

«Ricerca e innovazione sono motori fondamentali del progresso e della crescita economica – ha dichiarato Alberto Figna Ma spesso sono affrontati con difficoltà dalle aziende a causa della loro complessità. Un approccio collaborativo e nuovi strumenti attuativi possono comunque essere la chiave per trasformarli in fattori strategici con cui agganciare più velocemente la ripresa».

«Innovazione, ricerca, qualità: sono queste – ha aggiunto il Rettore Loris Borghi – le parole chiave per un futuro di sviluppo. Ad esse aggiungiamo “sostenibilità”, oggi più che mai imprescindibile per guardare al domani. Per tutto questo l’Università può e deve svolgere un ruolo di primo piano. Naturalmente non da sola, ma in una sinergia stretta e virtuosa con ciò che la circonda: in primo luogo il mondo dell’impresa, interlocutore privilegiato nella rete di relazioni che la nuova governance dell’Ateneo ha voluto costruire fin dal suo insediamento. Il progetto Poli per l’Innovazione è esemplare in questo senso».

Le misure nazionali a favore delle start up e le agevolazioni previste dall’ultimo decreto del Governo unite alla descrizione del sistema regionale delle start up, sono stati i temi al centro dell’intervento di Sara Monesi, responsabile Start up department di ASTER, un ecosistema che conta 65 soggetti che sul territorio sostengono la creazione d’impresa, 666 start up innovative iscritte al portale emiliaromagnastartup e 28 spazi di lavoro e coworking. Sara Monesi ha presentato inoltre la nuova edizione della Start Cup Emilia-Romagna, la competizione per idee d’impresa innovativa che premierà i migliori progetti con contributi in denaro e consulenze. Bando aperto fino al 3 giugno (Info: www.startcupemiliaromagna.it)

ASTER, inoltre, ha attivato un presidio in Silicon Valley per aiutare l’internazionalizzazione delle start up e, grazie al bando regionale, ha dato la possibilità ad alcuni founder di fare un’esperienza formativa negli Stati Uniti per conoscere da vicino investitori, soggetti e università nel centro mondiale delle start up innovative.

A seguire, Stefano Bianconi della Regione Emilia-Romagna ha presentato il bando per le start up innovative, aperto fino al 30 settembre 2016, che destina 6 milioni di euro per l’avvio o il consolidamento di start up ad alto contenuto di conoscenza (Info).

Anche il sistema confindustriale emiliano-romagnolo ha dedicato particolare impegno in questi anni a supportare le imprese nella definizione e realizzazione di progetti di innovazione e ricerca. «Abbiamo compiuto un lavoro costante di raccordo – ha affermato il Vice Direttore di Confindustria Emilia-Romagna Luca Rossi – con università e centri di ricerca da un lato e, dall’altro,con le imprese, per far emergere i loro bisogni e trasformarli in progetti concreti, anche grazie a CERR-Confindustria Emilia-Romagna Ricerca, società nata dalla volontà delle Associazioni e Unioni Industriali emiliano-romagnole, Centro per l’innovazione accreditato della Rete regionale Alta Tecnologia».

Alain Marenghi di ASTER, ha poi presentato le attività dell’AREA S3 di Parma, nata con l’obiettivo di favorire le relazioni tra i giovani laureati e i circuiti più innovativi del lavoro, come incubatori, start up, imprese tecnologicamente avanzate, centri per l’innovazione, laboratori di ricerca industriale, fab lab.

Ospitata presso il Centro Sant’Elisabetta del Campus Universitario, l’AREA S3di Parma favorisce l’avvicinamento dei giovani laureati al mondo del lavoro attraverso workshop e occasioni di confronto tra imprese, startupper e ricercatori sui temi dell’innovazione. Lo spazio è aperto al pubblico il lunedì e il venerdì dalle 9,30 alle 12,30 ed il giovedì dalle 14,30 alle 17,30 (Info: 0521 905526  mail areas3_PR@aster.it)

Gli spazi dell’AREA S3, una rete presente su tutto il territorio dell’Emilia-Romagna, sono finanziati dalla Regione attraverso il Fondo Sociale Europeo (FSE).

Nessun commetno

Lascia una risposta: