Spi Cgil: famiglie lasciate sole nella cura degli anziani. Fari accesi sulle...

Spi Cgil: famiglie lasciate sole nella cura degli anziani. Fari accesi sulle case famiglia

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Abbiamo chiesto ai Comuni di avere la mappatura intera delle case famiglia nel territorio. Sono già passati due mesi, ma non tutti hanno risposto. I Comuni hanno la responsabilità di rendere pubblici questi dati”. Così Paolo Bertoletti, segretario generale dello Spi Cgil, al convegno promosso dal sindacato pensionati sul tema “Abbiate cura dei miei anni – Anziani a Parma: la dignità nell’invecchiamento”.

Fra i punti affrontati c’è quello delle violenze contro gli anziani, e di come migliorare i controlli sulle case famiglia e in genere come migliorare le politiche e l’attenzione per la terza età. “Il nostro territorio ha perso la capacità che ha sempre avuto di innovare. Questo territorio ha sempre accettato le sfide, basti pensare a Mario Tommasini. Ora si è persa la capacità di innovazione e di ricerca. Le politiche sociali e per gli anziani sono passate un po’ di moda e questo non possiamo permettercelo”, ha detto Paolo Bertoletti, che ha presentato i dati sugli anziani.

Le famiglie sono sole nel prendersi cura di un anziano non autosufficiente: il 50% è curato dai familiari, il 40% dalle badanti, il 5% dai volontari e il 5% dal sistema pubblico. Inoltre aumenta il numero degli over 65 a Parma, ma paradossalmente diminuisce il numero delle pensioni di anzianità, per effetto della riforma Fornero. Crescono gli anziani soli (dal 25,2% del 2001 al 29,9% del 2011) e le famiglie in disagio di assistenza (dal 2,7% del 2001 al 3,2% del 2011).

“La maggior parte delle famiglie si sta arrangiando, c’è bisogno di un governo pubblico. Non lasciamo sole le famiglie. Questa città e questo territorio non lascino sole le famiglie”, sottolinea Bertoletti.

All’incontro sono intervenuti la parlamentare Patrizia Maestri, la consigliera regionale Barbara Lori, il segretario generale della Cgil Massimo Bussandri. Hanno parlato Salvatore Rao, presidente dell’associazione nazionale “La bottega del possibile” e l’attore Giancarlo Ilari, 88 primavere, che ha letto il testo “Siate gentili con la mia vecchiaia”. Dopo gli interventi, è iniziata la tavola rotonda, alla presenza del segretario nazionale dello Spi Cgil, Ivan Pedretti, dell’assessore comunale al welfare Laura Rossi, dell’esperta di progettazione sociale Ebe Quintavalla, dell’onorevole Edoardo Patriarca, della commissione Affari sociali della Camera dei deputati e di Paolo Volta, direttore attività socio-sanitarie dell’Ausl di Parma.

Un tema fondamentale è quello di dotarsi di una legge sulla non autosufficienza. – ha detto Ivan Pedretti – Se si investe nel welfare si investe in occupazione, come già stanno facendo i paesi del Nord Europa”. “Con il blocco delle rivalutazioni – ha aggiunto Pedretti – i pensionati hanno perso 10 miliardi di euro all’anno. Il governo utilizzi quei soldi per un fondo di integrazione previdenziale per i giovani”.

L’assessore Laura Rossi ha ricordato il lavoro avviato insieme al confronto con il sindacato per governare il fenomeno delle case famiglia, con nuove regole e controlli. Per l’assessore è fondamentale che queste strutture private aprano le loro porte, si aprano al confronto e alla partecipazione del territorio. È un obiettivo rilanciato anche da Paolo Volta, dell’Ausl di Parma, che ha spiegato il lavoro, insieme a enti locali e istituzioni, per prevenire casi di violenza come quelli che si sono verificati recentemente in strutture private per anziani a Parma: gli obiettivi sono migliorare la formazione degli operatori, e l’apertura al territorio, per rilanciare con forza l’idea che tutti abbiamo la responsabilità di come vengono trattati i nostri anziani.

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