22-29 maggio, settimana mondiale della tiroide. Due appuntamenti con l’Asl Parma e...

22-29 maggio, settimana mondiale della tiroide. Due appuntamenti con l’Asl Parma e Langhirano

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disfunzioni-tiroideDal 22 al 29 maggio sarà la settimana mondiale della tiroide. Sono due gli appuntamenti organizzati dall’Azienda USL di Parma e Langhirano in occasione. Appuntamenti che hanno l’obiettivo di informare i cittadini su come prevenire e curare le malattie che colpiscono questa ghiandola.

L’appuntamento in città è alla Casa della Salute Pintor-Molinetto (in via Pintor), dove le professioniste dell’AUSL Elisabetta Dall’Aglio e Claudia Guareschi sono presenti il 27 maggio dalle 14.30 alle 18, per un incontro di educazione sanitaria rivolto ai cittadini e per offrire visite ed ecografie gratuite a chi lo richiederà (con prenotazione in ordine di arrivo, fino ad esaurimento posti).

Tanta informazione ed ecografie gratuite (con la stessa modalità di Parma) anche a Langhirano, dove l’appuntamento è alla Casa della Salute di via Roma il 25 maggio, dalle 10 alle 12, con l’endocrinologa Annalisa Astorri.

Il tema al centro dell’edizione 2016 è “La tiroide dal bambino all’anziano”.

“L’argomento è di interesse per tutte le fasce di età della popolazione – spiegano Dall’Aglio e Guareschi – poiché le patologie tiroidee hanno incidenza, manifestazioni cliniche e indicazioni terapeutiche differenti a seconda delle diverse età della vita”.

“I bambini e le donne in gravidanza – continua Dall’Aglio – sono più vulnerabili poiché per loro il fabbisogno di iodio è maggiore. In particolare durante la vita intra-uterina gli ormoni tiroidei concorrono allo sviluppo del sistema nervoso centrale del feto. Un apporto di iodio insufficiente può compromettere lo sviluppo intellettivo e cognitivo del nascituro. Il nodulo tiroideo è poco frequente nel bambino, dove, pur essendo più elevato il rischio di malignità (22-26% contro il 5% dell’adulto) è inferiore la mortalità.”

“Le patologie tiroidee sono piuttosto frequenti negli adulti e negli anziani – riprende Guareschi – I noduli tiroidei sono palpabili nel 5% dei soggetti, ma noduli di piccole dimensioni, rilevabili con esame ecografico, sono presenti nel 50-60% della popolazione generale”.

 

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