Genitori del Paradigna assediano arbitro a fine partita

Genitori del Paradigna assediano arbitro a fine partita

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arbitroAssediato dentro agli spogliatoi dopo insulti e minacce. Il giovane arbitro 23enne, Giovanni Brugaletta che dirigeva il noto torneo “Coppa dei Campioncini” che tutti gli anni si gioca nella provincia di Reggio Emilia, a Quattro Castella, è stato preso di mira da genitori e giocatori infuriati. Torneo, questo, infatti molto ambito per tutte le società del calcio per bambini.

La partita era quella tra i padroni di casa delle Terre Matildiche e il Paradigna Parma. L’arbitro dopo aver ammonito alcuni giocatori e allontanato dal campo un dirigente del Paradigna -uscendo il dirigente continuava a inveire contro l’arbitro e lo insultava pesantemente. Nel secondo tempo il clima è diventato incandescente quando l’arbitro ha concesso due rigori a favore del Terre Matildiche e l’espulsione di un giocatore del Paradigna.

Finita la partita i genitori del Paradigna sugli spalti continuavano a offendere e minacciare l’arbitro per andarlo poi a assediare mettendosi tutti davanti alla porta dello spogliatoio. Incredibile ma anche gli stessi giovani giocatori del Paradigna davano assenso ai genitori e anche loro erano davanti alla porta dello spogliatoio invece di andare a farsi una doccia calda. A quel punto l’arbitro ha chiesto l’intervento dei Carabinieri che sono arrivati prontamente a proteggerlo e gli hanno permesso di poter andare a casa.

Peccato che sia l’ennesima pagina nera dello sport parmigiano di questo 2016, vedi i fatti successi a Medesano, Parma Campi Stuard e Fontevivo. Bisogna veramente riflettere se è il caso di continuare a organizzare eventi sportivi che non rispettano più i valori dello sport.

Arriva poi la replica da parte degli organizzatori e della squadra che riposndono attraverso la Gazzetta di Reggio.

Replica Terre Matildiche

Senza voler sminuire la gravità di certi comportamenti che soprattutto in presenza di bambini di 13 anni in campo e altri anche più piccoli in tribuna sono da condannare vorremmo per correttezza che l’episodio rientrasse nella dimensione reale che ha avuto. Sono volate parole oltremodo pesanti e siamo convinti che l’arbitro abbia veramente avuto paura ma se a fine partita si fosse affacciato dallo spogliatoio (prima di chiamare i Carabinieri) avrebbe visto che noi dirigenti delle Terre Matildiche, che siamo sempre presenti in numero considerevole all’ingresso del campo proprio per evitare che possano nascere problemi di cui infatti nel corso dei 32 anni di storia della Coppa dei Campioncini non abbiamo ricordo, stavamo tranquillamente parlando con allenatore e dirigenti del Paradigna i quali si sono anche trattenuti successivamente con i loro ragazzi a mangiare presso la nostra distesa.

Ribadiamo assolutamente il concetto che quanto è avvenuto è da censurare, che speriamo non si ripetano certi episodi e che i nostri sforzi e quelli delle altre società come crediamo sia il Paradigna nell’educare i ragazzi siano a volte vanificati proprio dai genitori i quali dovrebbero imparare che criticare un arbitro, anche quando questo sbaglia come è umano che accada, insegna a giustificare sempre la sconfitta e mai ad accettarla e utilizzarla per migliorarsi.

Replica del ASD Paradigna Parma

A proposito di quanto emerso sulla stampa locale per la partita dei ragazzi del 2003 al torneo dei campioncini ci teniamo a comunicare a tutti che l’arbitro, benche’ contestato pesantemente, non e stato ne’ aggredito, ne’ minacciato, ne’ assediato.
Probabilmente impaurito ha chiamato i carabinieri dall’interno del suo spogliatoio e non è uscito finche questi non sono arrivati.
Nel frattempo i nostri dirigenti si stavano intrattenendo con gli organizzatori e i genitori dei ragazzi stavano o mangiando o comprando torta fritta e salume per i loro figli. L’arrivo dei carabinieri ha sorpreso gli stessi organizzatori.

Questa non è solo la nostra versione ma è anche supportata dalla stessa organizzazione, al pari di noi, stupita, arrabbiata e ansiosa di far luce sulla vicenda.

 

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