Coldiretti: campagna contro il caporalato e lo sfruttamento in agricoltura

Coldiretti: campagna contro il caporalato e lo sfruttamento in agricoltura

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Spezzare la catena dello sfruttamento che sottopaga i prodotti agricoli ed il lavoro nei campi e provoca la sofferenza, l’emarginazione e il caporalato. Questo l’obiettivo della Coldiretti che insieme alla Focsiv – Volontari nel mondo invita a scendere tutti insieme in piazza nel fine settimana per tutelare la dignità di chi lavora la terra. Il 14 e 15 maggio si svolge la Campagna “Abbiamo RISO per una cosa seria” con il Patrocinio della Fondazione Migrantes della CEI, proprio all’indomani del Terzo rapporto Agromafie e Caporalato a cura dell’Osservatorio Placido Rizzotto – Flai Cgil, anticipato dal Sole 24 Ore.

Dopo che Coldiretti Emilia Romagna aveva anticipato la raccolta fondi con un’asta di Parmigiano Reggiano extravecchio al Cibus di Parma, dunque, questo fine settimana decine di migliaia di agricoltori e volontari hanno scelto di essere presenti in 1000 piazze per passare dalle parole ai fatti con la realizzazione di interventi concreti per fermare scafisti e caporali. Nelle piazze, nei mercati di Campagna Amica e nelle parrocchie d’Italia sarà offerto con una donazione di 5 euro, il riso prodotto dagli agricoltori di Coldiretti aderenti alla Filiera Agricola Italiana per contribuire alla realizzazione di 38 interventi di agricoltura familiare nelle aree più povere del mondo a sostegno di 114.248 famiglie di contadini e alla costruzione del Villaggio solidale, che sarà realizzato in Puglia da Coldiretti e Focsiv, per dare ospitalità agli immigrati sottraendoli allo sfruttamento del caporalato, garantendo loro un regolare contratto di lavoro per la raccolta stagionale del pomodoro nelle imprese agricole.

A PArma il mercato dove sarà possibile sostenere la campagna è quello di largo Calamandrei, al Barilla Center, sabato 14 maggio, dalle 8,30 alle 15,30. Come momento di incontro sono stati scelti i mercati perché oltre alla solidarietà per battere il caporalato serve una grande azione di responsabilizzazione di tutta filiera, dal campo alla tavola, per garantire che dietro tutti gli alimenti, italiani e stranieri, in vendita sugli scaffali, ci sia un percorso di qualità che riguarda l’ambiente, la salute ed il lavoro, con una equa distribuzione del valore. E questo – conclude la Coldiretti – non è possibile se i pomodori e le arance nei campi italiani sono sottopagati a pochi centesimi al chilo.

La campagna puo’ essere sostenuta fino al 18 maggio anche donando al 45594 un SMS da 2 Euro al cellulare personale – TIM, Vodafone, WIND, 3, Postemobile, CoopVoce e Tiscali – oppure con una telefonata da rete fissa di casa da 2 o 5 Euro – TIM, Infostrada, Fastweb, Vodafone, Tiscali e TWT.

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